L’Antitrust accetta gli impegni delle due società per porre fine ad una serie di pratiche scorrette
Il 5 dicembre 2012 l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha concluso l’esame del procedimento riguardante Groupalia, società attiva nella vendita online di tagliandi, attraverso i quali acquistare beni e servizi dai partner commerciali in vari settori merceologici (prodotti elettronici, ristorazione, benessere e cura della persona ecc.). Il procedimento trae origine delle segnalazioni di numerosi cittadini ed associazioni dei consumatori in merito alle pratiche scorrette messe in atto da Groupalia con riferimento alla carenza delle informazioni sulle caratteristiche dei servizi resi, agli ostacoli posti alle richieste di rimborso e alle carenze dei servizi di assistenza. L’indagine è stata poi estesa anche a Liu Travel, società collegata a Groupitalia ed operante nel settore dei viaggi e turismo.
In seguito alle contestazioni dell’Autorità, Groupitalia e Liu Travel hanno presentato una serie di impegni, riformulati più volte a seguito degli incontri presso l’Autorità, che sono qui sintetizzati 1.
Informazioni sulle caratteristiche dei servizi offerti. Le misure proposte sono volte ad assicurare una maggiore trasparenza sui costi da sostenere, sugli sconti praticati e sui periodi di validità dei coupon, nonché una maggiore informazione sulle caratteristiche dei beni e servizi. Le società si impegnano anche ad effettuare verifiche sulla affidabilità dei propri partner, anche attraverso controlli a sorpresa affidati ad una società terza, fino a definire una black-list dei partner meno affidabili, che non potranno più utilizzare i siti delle società per le future campagne promozionali.
Modalità di rimborso. Le nuove misure garantiscono tempi e procedure certe per il rimborso dei coupon, in particolare nei casi di mancato o parziale adempimento da parte dei partner.
Servizi di assistenza. Gli utenti avranno sempre la possibilità di conoscere, anche prima dell’acquisto del coupon, la mail e il numero di telefono da utilizzare per reclami, rimborsi, garanzie postvendita, disponibilità del prodotto/servizio etc. Il servizio di assistenza via email è gratuito, mentre quello telefonico è a pagamento (con costi ben specificati).
L’Antitrust ha giudicato gli impegni idonei a superare i profili di illegittimità dei comportamenti delle due società ed ha pertanto chiuso il procedimento senza deliberare sanzioni.
27 dicembre 2012