Il Salone del Risparmio parli anche dello scandalo diamanti

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“Il movimento consumerista deve assumere un ruolo sempre più attivo nel mondo del risparmio. E non solo quando scoppiano le crisi, ma in tutte le sedi istituzionali che riguardano i risparmiatori, a partire dalla neonata Commissione Bicamerale sulle Banche che crediamo non potrà esimersi dall’ascoltare le associazioni dei consumatori”. Lo sostiene Furio Truzzi, presidente di Assoutenti alla vigilia della decima edizione del Salone del Risparmio di Milano.

“Nel titolo dell’edizione di quest’anno – “Sostenibile, responsabile, inclusivo. La frontiera del risparmio gestito” – vediamo una sintonia con gli argomenti che da anni perseguiamo per difendere i consumatori-risparmiatori dalle tante insidie di un mercato finanziario che spesso riserva brutte sorprese” aggiunge Truzzi. Che continua con una provocazione: “Sarebbe utile che al Salone si parlasse anche dello scandalo dei diamanti, che è stato causa di centinaia di casi che la nostra associazione ha seguito e sta seguendo per cercare un doveroso ristoro alla truffa ormai all’attenzione della Procura. Il collocamento dei diamanti non è avvenuto nel retrobottega di qualche maneggione, ma nelle filiali di alcune delle maggiori banche italiane”.

Assoutenti ha seguito la vicenda in tutti i suoi sviluppi, partecipando ai vari tavoli stragiudiziali, promuovendo le necessarie azioni per portare avanti le domande di risarcimento dei consumatori, sia nei confronti di Idb, società che collocava diamanti, sia delle banche coinvolte.

“Avevamo avuto sentore che la Procura si fosse mossa con decisione sulla gestione di Idb ed abbiamo fatto bene ad attendere gli sviluppi della vicenda” dichiara l’avvocato Luca Cesareo incaricato da Assoutenti di seguire il caso diamanti. “Non a caso abbiamo nell’immediato aiutato i cittadini che si sono rivolti alla nostra associazione a rientrare subito nel possesso dei diamanti”.

“Al Salone si parlerà di educazione finanziaria, ed è un bene – aggiunge Truzzi – tuttavia da educare non sono solo i risparmiatori, ma anche gli intermediari, se riescono a promuovere investimenti come quelli dei diamanti. L’educazione finanziaria deve diventare un progetto rivolto a tutti i soggetti della filiera del risparmio, investitori, gestori e in particolare operatori bancari. Chiediamo al Ministro Di Maio e al Vice Ministro Galli di interrompere le ipocrite iniziative di educazione finanziaria esclusivamente destinate ai risparmiatori, quasi fossero loro l’anello debole della catena, per promuovere l’educazione finanziaria tra chi influenza le scelte dei risparmiatori. Non possiamo essere chiamati solo quando scoppiano le crisi e gli scandali. Dobbiamo poter condividere progetti che pongano le migliori premesse per ridurre i rischi che purtroppo vediamo regolarmente esplodere in faccia ai consumatori da parte di banche e gestori”.