Non c’è pace per i risparmiatori italiani. Dopo le vicende legate ai dissesti bancari che hanno coinvolto centinaia di migliaia di cittadini in tutto il paese, un nuovo scandalo ha investito i piccoli investitori: si tratta degli investimenti in diamanti proposti ai piccoli risparmiatori, una pratica che, ancora una volta, ha visto le banche responsabili di comportamenti illeciti sanzionati dalla giustizia italiana.
Investimenti in diamanti illeciti: il coinvolgimento delle banche
Tra il 2011 e il 2016, infatti, gli istituti di credito hanno procacciato clienti ad alcune società specializzate nella vendita di diamanti da investimento, come la Diamond Private Investment e la Intermarket Diamond Business, proponendo ai propri clienti l’acquisto delle pietre come bene rifugio. Questi investimenti in diamanti avrebbero garantito guadagni certi nel tempo, secondo quanto veniva dichiarato agli investitori. Le modalità del piazzamento al pubblico dei diamanti sono state però ritenute illecite dall’Antitrust e dal Tar, che hanno ravvisato sia nell’operato delle banche sia in quello delle società venditrici omissioni sul fronte delle informazioni rese ai clienti, ingannevolezza dei messaggi diffusi, e quotazioni “gonfiate” che, di fatto, rendevano impossibile la successiva vendita dei diamanti sul mercato a prezzi pari o superiori rispetto a quelli di acquisto.
22mila piccoli investitori solo in Italia sono stati coinvolti in questo scandalo finanziario, subendo ingenti perdite monetarie. Ad aggravare il quadro il fallimento di una delle società, la Idb (Intermarket Diamond Business).
Uno spiraglio per chi ha acquistato diamanti da investimento
Tuttavia si apre uno spiraglio per i risparmiatori italiani: la Procura della Repubblica di Milano ritiene ragionevolmente di poter dare avvio al processo penale contro i vertici della società IDB, ora fallita, e degli Istituti di credito coinvolti nella distribuzione e vendita dei diamanti attraverso il canale bancario. Anche grazie all’azione della Procura, il Fallimento ha messo a disposizione in via transattiva e di accordo con i risparmiatori coinvolti un importo pari al 15% del prezzo di acquisto dei diamanti. Per poter accedere a tale “rimborso”, occorre presentare domanda di intervento tardivo nella procedura fallimentare entro il termine ultimo del 13 dicembre 2021. Nel corso dell’anno verranno fissate alcune udienze per verificare gli interventi tardivi, la prima delle quali è convocata per il 15 marzo 2021. Tutti i risparmiatori che depositeranno l’istanza di intervento entro il 12 febbraio 2021 potranno vedere esaminate le proprie proposte all’udienza di marzo.
Proprio per aiutare i piccoli investitori a veder riconosciuti i loro diritti, Assoutenti offre assistenza legale per avviare tutte le pratiche volte ad ottenere i rimborsi degli investimenti, fornire informazioni, ed eventualmente aderire all’offerta transattiva del Fallimento.
Chi è stato vittima di questa truffa sui diamanti da investimento e necessita di assistenza legale può contattare Assoutenti all’indirizzo di posta elettronica [email protected]
Di seguito il comunicato stampa relativo a questa opportunità diffuso da Assoutenti:
Comunicato Stampa
Economia
29 gennaio 2021
Scandalo diamanti: si va verso processo contro società IDB
ASSOUTENTI scende in campo per assistere risparmiatori gabbati: possibile ottenere rimborsi, entro 12 febbraio va presentata istanza di intervento
Importanti aggiornamenti sullo scandalo dei diamanti, questione che ha coinvolto 22mila risparmiatori in tutta Italia.
Da informazioni raccolte da Assoutenti, entro marzo la Procura di Milano ritiene ragionevolmente di poter dare avvio al processo penale contro i vertici della società IDB, ora fallita, e degli Istituti di credito coinvolti nella distribuzione e vendita dei diamanti attraverso il canale bancario.
Nel frattempo, anche grazie all’azione della Procura, il Fallimento ha messo a disposizione in via transattiva e di accordo con i risparmiatori coinvolti un importo pari al 15% del prezzo di acquisto dei diamanti.
Per poter accedere a tale “rimborso”, occorre comunque presentare domanda di intervento tardivo nella procedura fallimentare entro il termine ultimo del 13 dicembre 2021.
Nel corso dell’anno verranno fissate alcune udienze per verificare gli interventi tardivi, la prima delle quali è convocata per il 15 marzo 2021. Tutti i risparmiatori che depositeranno l’istanza di intervento entro il 12 febbraio p.v. potranno vedere esaminate le proprie proposte all’udienza di marzo – informa Assoutenti.
Possono intervenire nel fallimento sia chi ha in corso una controversia con gli Istituti di credito, sia chi ha raggiunto un accordo transattivo, sia coloro che – fino ad oggi – non hanno fatto nulla.
Assoutenti è a disposizione dei proprio associati, coinvolti nella vicenda, per presentare le domande di ammissione al passivo ed eventualmente aderire all’offerta transattiva del Fallimento.
Per info e assistenza:
https://www.assoutenti.it/diamanti-investimento-pronta-lazione-legale/