COMUNICATO STAMPA
27 gennaio 2023
Benzina, Assoutenti: si applichi delibera Cipe del 1991 su sorveglianza prezzi benzina e gasolio
Trasparenza su prezzi è un diritto dei consumatori, chi la ostacola fa danno al paese
La posizione assunta da benzinai e compagnie petrolifere di totale chiusura verso la trasparenza sui prezzi va contro i consumatori e fa danno al paese, perché altera il mercato e impedisce di frenare le speculazioni sui listini. Lo afferma Assoutenti, commentando le audizioni odierne alla Camera in tema di benzina.
“Al di là della cartellonistica e dei prezzi medi non ritenuti utili da Antitrust (senza peraltro spiegare perché con numeri alla mano ed entrando pesantemente in gioco come arbitro a favore di una delle squadre), crediamo sia utile sapere quale prezzo viene indicato ogni giorno dalle compagnie petrolifere ai distributori, per capire cosa avviene realmente nella formazione dei listini praticati al pubblico – afferma il presidente Furio Truzzi – Sosteniamo invece pienamente la decisione dell’Antitrust di fare luce attraverso una indagine conoscitiva sulla filiera dei carburanti, e in tal senso la vera rivoluzione sarebbe dare applicazione alla delibera Cipe del 30 luglio 1991 che, proprio in tema di prezzi di benzina e gasolio, prevede un regime di sorveglianza relativo ad ogni fase di scambio, attuato tramite un controllo del comportamento degli operatori e l’istituzione di un comitato tecnico con il compito di verificare la coerenza dei listini con le quotazioni internazionali dei prodotti finiti e del greggio”.
“Dare attuazione a tale delibera vorrebbe dire garantire totale trasparenza ai consumatori su tutti i passaggi della filiera, superare le criticità sollevate da Antitrust, petrolieri e benzinai, e stanare finalmente gli speculatori, perché evidente che sui carburanti esistono da sempre fenomeni speculativi che vanno ad unico danno dei cittadini” – conclude Truzzi.