I seggiolini antiabbandono – provvisti di un allarme sonoro per evitare il rischio di dimenticare i bebè in auto – dovevano diventare obbligatori dal 1 luglio 2019 per i bambini sotto i 4 anni, ma a quanto pare la nuova normativa non sarà attuata prima di dicembre.
Seggiolini antiabbandono: perchè il ritardo
Come scrive anche Helpconsumatori, la norma tecnica è tornata solo recentemente dal vaglio della Commissione Europea: ora il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrà occuparsi della riformulazione del testo, cui dovrà seguire anche il parere del Consiglio di Stato. Solo a questo punto potrà essere pubblicato il decreto attuativo da parte dello stesso Ministero, che entrerà definitivamente in vigore trascorsi altri 120 giorni.
Una circolare del Ministero dell’Interno dello scorso 3 luglio a questo proposito afferma quanto sesgue: “… in assenza della norma tecnica che definisca le caratteristiche tecnico-costruttive e funzionali del dispositivo anti abbandono di cui devono essere equipaggiati tutti i seggiolini utilizzati da bambini di età inferiore a quattro anni, il Dicastero dei Trasporti ha comunicato che non potrà essere richiesto all’utenza di adempiere ad un obbligo ancora privo del suo contenuto essenziale”, e pertanto: “… la violazione dell’obbligo previsto non può essere oggetto di sanzioni da parte degli organi accertatori …”.
Bambini dimenticati in auto: buone abitudini per evitare una tragedia
Nel mese di luglio sono già una decina i bambini che negli Stati Uniti hanno perso la vita perchè dimenticati in auto da genitori o parenti che erano sicuri di averli già accompagnati all’asilo. L’ultimo caso è di pochi giorni fa a New York con la perdita di due gemellini di un anno. In Italia si contano 8 casi negli ultimi 20 anni.
L’associazione ASAPS ha messo appunto l’elenco di alcune buone abitudini che possono aiutare ad evitare queste grandissime tragedie.
1.Quando si trasporta un bimbo sul sedile posteriore può essere utile prendere l’abitudine di lasciare sul sedile di dietro anche i propri oggetti personali (borsa, chiavi, telefonino…), mentre conviene tenere a portata di sguardo, sul sedile anteriore del passeggero,accanto al posto di guida, gli oggetti del bambino (pannolini, zainetti, biberon, borraccia…).
2. Inserire nell’agenda dello smartphone, assieme agli altri impegni, anche il fatto di dover accompagnare o riprendere il bimbo all’asilo o dai nonni, per agevolare lo svolgimento delle operazioni in ordine cronologico.
3. Avvisare sempre l’altro genitore, o comunque una persona di fiducia, nel caso di cambi di programma negli spostamenti del bimbo.
4. Chiedere alla persona che si prende normalmente cura del bambino (il nonno, la baby sitter o la maestra dell’asilo) di chiamare il genitore se il bimbo, inaspettatamente, non è arrivato, com’era concordato.
5. Anche se la normativa non è ancora completa e tarda ad entrare in vigore, prendere in considerazione la possibilità di installare un dispositivo di allerta, sonoro o luminoso, che si attiva quando il conducente spegne il motore e si allontani senza portare con sé il piccolo.
6. Quando in macchina non c’è nessuno, chiudere sempre le portiere e il bagagliaio posteriore, tenendo le chiavi lontano dalla portata dei bambini. Uno dei rischi è che i bimbi, mossi dalla curiosità, entrino nel bagagliaio all’insaputa degli adulti o si chiudano in auto.
7. Quando non si trova un bambino, verificare immediatamente l’auto e il portabagagli.
8. Se si nota un bambino solo in macchina e nessun adulto nell’immediata vicinanza, chiamare prontamente il 112 (numero unico europeo per le emergenze).