COMUNICATO STAMPA
9 ottobre 2023
Uritaxi, Assoutenti replica a sigla sindacale: è del tutto disinformata. Studi prima di fare brutte figure
In merito a gradimento taxi da parte dei cittadini si avvii studio indipendente e si arrivi a confronto con utenti
Uritaxi e il suo presidente Giudici sono del tutto disinformati, e farebbero bene a studiare prima di abbandonarsi a farneticazioni che fanno fare brutta figura alla sigla sindacale dei tassisti. Lo afferma Assoutenti, replicando alla nota diffusa da Uritaxi in cui si contesta il diritto dei consumatori di criticare lo sciopero dei tassisti.
“Se il presidente nazionale di Uritaxi – anziché cercare facile visibilità per promuovere la propria sigla che nemmeno aderisce allo sciopero – avesse dedicato un paio di minuti del suo tempo a fare una rapida ricerca sul web, avrebbe scoperto che in tema di scioperi Assoutenti si è sempre scagliata contro le proteste dei lavoratori nel settore del trasporto pubblico, e per gli stessi identici motivi per cui oggi l’associazione è intervenuta contro l’agitazione dei tassisti: scioperi di questo tipo hanno come unica conseguenza quella di danneggiare gli utenti – spiega il presidente Furio Truzzi – In merito poi al funzionamento della democrazia e della Costituzione cui fa riferimento Giudici, vorremmo avere l’opinione del presidente di Uritaxi circa la violenza messa in atto dai tassisti ogni volta che in Italia si parla di aumento delle licenze, con blocchi stradali e manifestazioni che prendono in ostaggio intere città, violando il diritto costituzionale dei cittadini alla mobilità. Chissà che Giudici non ritenga democratici tali comportamenti e incostituzionale il diritto di una associazione dei consumatori di protestare contro uno sciopero… Sconfortante poi il tentativo di far passare come opinione dei consumatori italiani i risultati di un sondaggio condotto da un soggetto privato circa la soddisfazione dei cittadini sul servizio taxi. Per questo invitiamo Uritaxi a promuovere una indagine indipendente assieme alle associazioni dei consumatori in materia di trasporto pubblico non di linea, per capire quale sia la reale opinione dei cittadini in tema taxi e cercare un confronto pacifico con gli utenti” – conclude Truzzi.
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