Sciopero benzinai : la protesta è un flop

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COMUNICATO STAMPA

25 gennaio 2023

 

 

Sciopero benzinai, Assoutenti: protesta è un flop. Sigle divise e numerosi distributori aperti in tutto il paese

 

Se non sarà revocato sciopero pronti a contro-protesta dei consumatori: “lockdown” dei carburanti il 4 e 5 febbraio

 

Chiediamo a Governo trasparenza totale sui prezzi, si applichi delibera Cipe del 1991 su sorveglianza prezzi benzina e gasolio

 

 

Lo sciopero dei benzinai si sta rivelando un flop. Lo afferma oggi Assoutenti, che è pronta al contro-sciopero dei consumatori e chiede al Governo interventi sul fronte della trasparenza da parte delle compagnie petrolifere, applicando la delibera Cipe che autorizza, in caso di anomalie dei listini, un regime di sorveglianza sui prezzi di benzina e gasolio.

“La protesta dei gestori si sta rivelando un fallimento – afferma il presidente Furio Truzzi – Le sigle che avevano inizialmente proclamato lo sciopero si sono spaccate, e numerosi distributori hanno deciso di non aderire alla serrata, al punto che su tutto il territorio oggi gli automobilisti possono trovare molte pompe funzionanti, anche se solo in modalità self service”.

“La posizione assunta da benzinai e compagnie petrolifere di totale chiusura verso la trasparenza sui prezzi e contro i consumatori, appare in ogni caso grave, e per tale motivo, se lo sciopero non sarà revocato entro oggi, organizzeremo per il 4 e 5 febbraio il “lockdown” dei carburanti, una contro-protesta attraverso la quale inviteremo i cittadini a ridurre i consumi di benzina e gasolio, rinunciare laddove possibile all’uso degli autoveicoli e lanciare un segnale forte a Governo, petrolieri e benzinai. Una iniziativa che, se i gestori non faranno marcia indietro, sarà estesa non solo a tutte le associazioni dei consumatori, ma anche alle organizzazioni come tassisti e autotrasportatori che operano ogni giorno con i carburanti”.

“Vogliamo inoltre che il Governo garantisca massima trasparenza sul fronte dei listini alla pompa, e per questo non è sufficiente indicare solo il prezzo medio al distributore: serve rendere pubblico il prezzo di benzina e gasolio che ogni giorno le compagnie petrolifere indicano ai gestori che operano in concessione, per capire cosa avviene realmente nella formazione dei listini praticati al pubblico – aggiunge Truzzi – In tale direzione riteniamo debba trovare applicazione la delibera Cipe del 30 luglio 1991 che proprio in tema di prezzi di benzina e gasolio prevede un regime di sorveglianza relativo ad  ogni  fase  di  scambio, attuato  tramite un controllo del comportamento degli operatori e l’istituzione di un comitato tecnico con il compito di verificare  la coerenza dei listini con le quotazioni internazionali dei  prodotti finiti e del greggio. Ed è da queste basi che vogliamo ripartire per un controllo dell’intera filiera del carburante” – conclude il presidente di Assoutenti.