Ancora dati desolanti sul fronte della contraffazione. Gli ultimi arrivano dall’UIPO, Ufficio UE per la proprietà intellettuale, che stima in 60 miliardi all’anno il danno economico dovuto dalla commercializzazione di merce non originale e assegna il primato del settore più contraffatto a quello dell’abbigliamento, delle scarpe e degli accessori (come borse e occhiali da sole) che fa perdere ben 28,4 miliardi di euro ogni anno.
Il report europeo sulla contraffazione
I dati Uipo provengono da uno studio su 11 settori merceologici considerati particolarmente vulnerabili alle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale: cosmetici e igiene personale, abbigliamento, calzature e accessori, articoli sportivi, giocattoli e giochi, gioielleria e orologi, borse e valigie, musica registrata, alcolici e vini, prodotti farmaceutici, pesticidi e smartphone. Come sintetizzato da un articolo de Il Sole 24 Ore, “le perdite annuali dovute alla contraffazione e alla pirateria in questi 11 settori ammontano a 60 miliardi di euro l’anno, pari al 7,4 % di tutte le vendite di questi comparti. Con una stima di perdita diretta fino a 468mila posti di lavoro in Europa e un costo, in media, per ciascun cittadino europeo di 110 euro”.
In Italia il danno della contraffazione è maggiore
Se al cittadino europeo la contraffazione costa 110 euro all’anno, per il cittadino italiano il costo sale a 174 euro, notevolemente aumentato anche rispetto all’anno precedente, quando si fermava a 142 euro. Parliamo di 10,5 miliardi persi a causa della pirateria e della contraffazione, il 10,1% delle vendite annuali in questi settori, con una stima di 76.000 posti di lavoro persi.
I settori più contraffatti: abbigliamento e scarpe, farmaci, tecnolgia
La classifica dei settori in cui il falso vende di più porta alcune conferme e nuove preoccupanti tendenze, tanto in Europa quanto in Italia.
Soffermiamoci sui dati del nostro Paese. Al primo posto troviamo abbigliamento, calzature e accessori, con una perdita di 6,4 miliardi, pari al 13,7% delle vendite. Tocca poi al settore farmaceutico: 1,3 miliardi per il 4,7% delle vendite. Terzo posto alla categoria, smartphone e dispositivi elettronici: 885 milioni che equivalgono a ben il 15% di quanto si vende in Italia.
Aumentano i medicinali contraffatti
Anche nella cura di malattie gravi, cresce l’utilizzo di farmaci non originali. Un fenomeno preoccupante che richiede di essere affrontato con urgenza. Come riporta AGI, citando la Valutazione delle minacce dei reati contro la proprietà intellettuale, realizzata sempre da Euipo in collaborazione con Europol, “oltre alle tradizionali categorie di abbigliamento, calzature e prodotti di lusso contraffatti, esiste un commercio crescente di prodotti falsificati che possono potenzialmente nuocere alla salute umana”. Tra questi, spicca “il commercio di medicinali contraffatti per il trattamento di malattie gravi”.
Il progetto Io Sono Originale
Assoutenti, insieme a tante altre associazioni dei consumatori italiane, aderisce da diversi anni a Io sono originale, l’iniziativa contro la contraffazione ideata e finanziata dalla Direzione Generale per la lotta alla contraffazione-UIBM del Ministero dello Sviluppo Economico. L’obiettivo di Io Sono Originale è quello di sensibilizzare i cittadini sul problema della contraffazione e su tutte le sue conseguenze negative, dall’economia alla salute pubblica.
(foto Terni Oggi)