L’Antitrust infligge ad Enel S.p.a. una sanzione di 100.000 euro per pubblicità ingannevole
Giudicati ingannevoli e fuorvianti per i consumatori i contenuti della campagna pubblicitaria volta a promuovere l’offerta denominata “Tutto compreso gas”
Nell’adunanza del 3 settembre 2013, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di comminare ad Enel S.p.a. una sanzione amministrativa di 100.000 euro per pratica commerciale scorretta1.
L’Autorità, infatti, ha ritenuto ingannevoli i contenuti della campagna pubblicitaria volta a promuovere l’offerta denominata “Tutto compreso gas”, diffusa sul web nel periodo da ottobre a dicembre 2012. In particolare, si tratta della diffusione sul sito www.lastampa.it un banner pubblicitario composto da una serie di slide animate e caratterizzate dal claim principale «Per un’offerta a tutto tondo, scegli tutto compreso gas di Enel Energia TAGLIA S» ovvero «offerta tutto compreso gas. Taglia S (small) 15€ al mese. Accendila subito». In una delle slide, in basso ed a caratteri ridotti rispetto al claim principale, compare la seguente dicitura «per i consumi oltre la taglia è previsto un costo di 0,79 euro/SMC tutti i prezzi sono iva e imposte escluse», mentre nella slide conclusiva e, per pochi secondi, viene specificato che «la taglia S si riferisce ai consumi sino a 120 S/Mc l’anno». Inoltre, nelle pagine del sito internet www.enelenergia.it dedicate alla medesima promozione le caratteristiche principali dell’offerta sono descritte, tra l’altro, mediante il claim riportato in grassetto «Prezzo fisso e invariabile per un anno» seguito dall’indicazione «comprensivo di tutte le voci in bolletta, IVA e imposte escluse» riportata a caratteri ridotti e senza fornire alcuna informazione in merito alla percentuale di incidenza della componente di commercializzazione all’ingrosso del gas, sul prezzo complessivo sostenuto dal consumatore.
Di fatto, l’offerta promossa da Enel prevede quattro fasce di consumo: Small, Medium, Large ed Extra large con altrettanti livelli di prezzo corrispondenti a soglie di consumo medio annuo di gas. Tuttavia, la campagna pubblicitaria diffusa via web si limita a pubblicizzare la sola tariffa base di 15 euro relativa alla taglia di consumo definita Small, corrispondente, peraltro, ad un’utenza caratterizzata dall’uso del gas per la cottura dei cibi e la produzione di acqua calda sanitaria, relativa ad una abitazione in cui vivono normalmente 1 o 2 persone.
Secondo l’Antitrust, i claim utilizzati lasciano intendere ai destinatari che la taglia proposta, alla tariffa indicata, possa soddisfare le esigenze complessive di consumo del gas di un utente che vuole spendere poco. È evidente che i destinatari dei messaggi alla luce delle affermazioni utilizzate nei banner sono legittimati a ritenere che “Tutto compreso” sia una espressione idonea ad assicurare che, alla tariffa indicata, sia possibile l’utilizzo del gas per le esigenze primarie dei destinatari della stessa, ossia i consumi previsti alla taglia indicata consentano di usufruire del servizio di riscaldamento, acqua calda e cucina. Infatti, le informazioni veicolate nel banner risultano quanto meno omissive di una serie di specifiche che consentano ai destinatari di poter determinare con certezza l’esatto costo del servizio di fornitura del gas e la reale convenienza dell’offerta sulla base delle specifiche esigenze di consumo. Tali esigenze, infatti, sono oggetto di indagine, mediante apposito questionario, solo in fase precontrattuale, quando il consumatore è, di fatto, già stato agganciato dall’ingannevolezza del messaggio.