Sotto accusa il meccanismo di televoto adottato in alcune trasmissioni televisive
Il 14 febbraio 2011 l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha concluso il procedimento riguardante le modalità adottate dalla Rai per pubblicizzare il sistema di televoto utilizzato nel corso del Festival di Sanremo 2010 e in altre importanti trasmissioni televisive (X Factor, L’Isola dei famosi, Miss Italia 2010).
Come è noto, attraverso il televoto il telespettatore è chiamato ad esprimere la propria preferenza per uno dei concorrenti, a fronte del pagamento di un importo variabile da 0,75 euro e 1 euro: si tratta pertanto di un servizio a pagamento dal quale RAI realizza significativi benefici, anche in termini di aumento degli ascolti e – indirettamente – degli introiti pubblicitari.
Secondo l’Autority, la Rai, pur essendo consapevole delle possibili alterazioni degli esiti del televoto, dovuti all’invio massiccio di voti da parte di operatori specializzati 1 non è stata in grado di mettere a punto efficaci meccanismi di controllo sull’intervento di soggetti professionali, diversi dai semplici telespettatori, per indirizzare in un senso o nell’altro la votazione. Né ha informato l’utente, che pensa di poter influire con il suo voto sull’esito della gara, della concreta possibilità da parte di call center e altri soggetti di incidere in maniera determinante sull’esito finale.
L’Antitrust non ha accolto gli impegni presentati dalla Rai per una maggiore trasparenza delle operazioni di televoto nelle future trasmissioni, dato che le misure ivi contenute ripropongono in larga parte quelle contenute nella recente disciplina in materia approvata dall’Autorità garante delle comunicazioni (leggi scheda Assoutenti ). Per queste ragioni l’Autority ha applicato una sanzione di 110.000 euro, ridotta a 50.000 euro per tener conto sia delle perdite di bilancio della Rai sia del suo comportamento collaborativo. Inoltre ha disposto l’obbligo per la Rai di diffondere nel corso delle puntate dell’edizioni 2011 del Festival di Sanremo, in particolare nel momento del televoto (cosi come nelle altre trasmissioni che adottino il meccanismo di televoto e fino alla integrale attuazione della nuova disciplina adottata dall’Agcom) il seguente annuncio che chiarisce i limiti dell’attuale sistema: “Si segnala che, al momento, non è stato possibile adottare strumenti tecnici in grado di prevenire l’eventuale abuso di televoto da parte di call center ed operatori specializzati” 2.
15 febbraio 2011