Riqualificazione energetica: da stralciare la riduzione dei bonus

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UNICMI e RETE CONSUMATORI ITALIA chiedono a Governo e Parlamento uno stralcio per rimediare a una assurdità.
Il disegno di Legge di bilancio 2018, al Titolo II, Capo I, articolo 3 disciplina che il bonus per la riqualificazione energetica degli edifici 65% per gli interventi di sostituzione dei serramenti e delle schermature solari sarà prorogato fino al 31.12.2018 ma con la riduzione dell’aliquota dall’attuale 65% al 50%.

Se confermato, questo provvedimento dal 1° gennaio 2018 produrrà uno scenario paradossale in cui i serramenti più performanti saranno incentivati alla stessa aliquota di altri meno performanti.

Gli interventi di sostituzione degli infissi con serramenti performanti hanno rappresentato, fin dall’avvio delle detrazioni per la riqualificazione energetica degli edifici, la tipologia di intervento che ha coinvolto maggiormente i consumatori italiani.

Questo, soprattutto, per una questione di semplicità e di praticabilità dell’intervento. Semplicità perché la sostituzione dei serramenti non comporta la necessità di permessi condominiali o di autorizzazioni da parte di terze parti. Praticabilità economica perché la sostituzione dei serramenti (costo intervento medio di circa 7.200,00 €) è stata una spesa affrontabile dalle famiglie italiane anche nel corso della compressione dei consumi determinata dalla crisi.

Solo per quanto riguarda il 2016, il risparmio energetico conseguito attraverso la sostituzione dei serramenti è stato di 458,4 GWh/a , ovvero il 41,2% del totale degli interventi disciplinati dal bonus del 65%.

Dal 1° gennaio 2018 i consumatori italiani si troveranno incentivati alla stessa misura, il 50%, sia i serramenti performanti, sia i serramenti di scarsa qualità. Questo rappresenta un’autentica assurdità.

Unicmi, l’Associazione che rappresenta la filiera italiana dei serramenti metallici e Rete Consumatori Italia, alla quale aderiscono le più rappresentative associazioni dei consumatori, AssoutentiCasa del consumatore e Codici,  chiedono al Parlamento lo stralcio del paragrafo 2) lettera a) del comma 1 dell’articolo 3 della Legge di Bilancio 2018: “ai commi 1 e 2, dopo l’ultimo periodo è aggiunto il seguente: <La detrazione di cui al presente comma è ridotta al 50 per cento per le spese, sostenute dal 1° gennaio 2018, relative agli interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione>”.

Le Imprese italiane della filiera dei serramenti sono pronti a recepire la richiesta contenuta nella Strategia Energetica Nazionale per una maggiore valorizzazione dell’apporto dei serramenti al risparmio energetico. Unicmi e Rete Consumatori Italia l’hanno trasformata in un emendamento al Decreto 11 marzo 2008 coordinato con il Decreto 26 gennaio 2010 e succ. mod. con introduzione limiti sulla permeabilità all’aria dei serramenti e richiesta di conformità dei giunti di installazione al requisito 5.3 della UNI 11673-1.

Siamo certi che il Parlamento saprà rimediare all’assurdità contenuta nella Legge di Bilancio 2018.

Seguono i documenti condivisi anche da: Anfit – Associazione Nazionale per la tutela della finestra Made in Italy, CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, Confartigianato Imprese, EdilegnoArredoSi-Pvc – Pvc Forum Italia:

  • Posizione politica: Detrazioni per serramenti, uno stralcio per rimediare ad una assurdità.
  • Dossier: Perché è fondamentale confermare le detrazioni del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici anche per gli interventi di sostituzione dei serramenti.
  • Scheda detrazioni per i serramenti: confronto fra bonus 50% riqualificazione energetica e bonus 50% ristrutturazioni edili.