Plastica e mozziconi: 654 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia

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Vi sarà capitato magari anche in questi giorni di vacanza: chini a guardare sul bagnasciuga per trovare conchiglie, il vostro sguardo si è imbattuto in cannucce, frammenti di bicchieri usa e getta, rimasugli di reti da pesca… forse anche l’incarto di una mozzarella che il vostro vicino di ombrellone ha lasciato portar via dal vento. Ma quanti rifiuti ci sono in una spiaggia italiana? Legambiente conduce ogni anno dal 2014 l’indagine Beach Litter e lo scenario che anche nel 2020 ne deriva è davvero desolante: una media di 654 rifiuti ogni 100 metri percorsi!

Beach litter 2020: come sempre “vince” la plastica

Le spiagge monitorate dai volontari di Legambiente sono state 43 in 13 regioni italiane e hanno portato a censire un totale di 28.137 rifiuti su un’area di 189 mila metri quadri. Su circa la metà delle spiagge campionate, la percentuale di plastica eguaglia o supera il 90% del totale dei rifiuti, mentre in una spiaggia su tre sono stati rinvenuti guanti, mascherine e altri oggetti riconducibili all’emergenza sanitaria.

Complessivamente è in plastica l’80% dei rifiuti rinvenuti. Tra i materiali censiti seguono  vetro/ceramica (10%), metallo (3%), carta/cartone (2%), gomma (2%), legno lavorato (1%). Il restante 2% è costituito da altri materiali. A farla da padrone per i polimeri artificiali sono per lo più frammenti di plastica e polistirolo con dimensioni comprese tra 2,5 e 50 cm ai 50 cm, mozziconi di sigaretta, tappi e coperchi per bevande. Vetro e ceramica si ritrovano soprattutto in forma di frammenti e di materiale da costruzione come tegole, mattonelle, calcinacci.

La principale fonte di questi rifiuti è classificabile come indefinita, frammenti che non possono cioè essere associati a oggetti o riconosciuti (40%), seguita da fonti varie (20%), dagli imballaggi, non solo per alimenti e in vari materiali (15%), e dai rifiuti derivanti da abitudini dei fumatori, principalmente mozziconi di sigaretta, ma anche accendini, pacchetti di sigarette e loro imballaggi (15%). Chiudono la lista, i rifiuti legati al consumo di cibo, come stoviglie, tappi, cannucce (10%). Oltre la metà (il 67%) dei rifiuti registrati è costituita da solo dieci tipologie di oggetto.

Il 42% di tutti i rifiuti monitorati da Legambiente riguarda i prodotti usa e getta al centro della direttiva europea che vieta e limita gli oggetti in plastica monouso.

Consumatori responsabili… ogni rifiuto al suo posto

Assoutenti è impegnata da anni nel sensibilizzare i cittadini a un consumo responsabile e ad un altrettanto responsabile conferimento dei rifiuti, nel massimo rispetto dell’ambiente, come è stato più volte ricordato nel corso delle due passate edizioni di EXPO Consumatori 4.0. Il ruolo dei cittadini consumatori è davvero centrale quando si tratta di difendere il nostro pianeta e i dati della ricerca di Legambiente lo dimostrano: i rifiuti abbandonati sulle spiagge sono molto spesso frutto di maleducazione, incuria e superficialità.

Ricordiamo di fare sempre la raccolta differenziata, anche e soprattutto se è un giorno di vacanza e ci troviamo fuori casa… Se sulla spiaggia non c’è un bidone destinato alla plastica, riempiamo un sacchettino con i nostri rifiuti e gettiamoli più tardi in modo corretto. E, perché no? se stiamo raccogliendo conchiglie sul bagnasciuga, raccogliamo anche i frammenti di plastica che ci saltano agli occhi e portiamoli via dalla spiaggia!