Riconoscere e combattere la violenza economica

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La violenza economica è una forma insidiosa di abuso che limita l’indipendenza finanziaria e il benessere di una persona. È fondamentale comprendere le sue manifestazioni per poter intervenire e proteggere noi stessi e i nostri cari. Questo documento esplora i segni e i comportamenti tipici della violenza economica, fornendo esempi reali e sottolineando l’importanza dell’educazione finanziaria come strumento di prevenzione e emancipazione.

Segni di Violenza Economica

  • Rigido Controllo del Denaro – Il partner monitora ogni transazione, chiedendo costantemente ricevute, o impedendo l’accesso a conti comuni e carte di
  • Limitazione dell’Indipendenza Finanziaria – Il partner impedisce al partner di lavorare o studiare, sabotando opportunità lavorative per mantenere il controllo economico.
  • Appropriazione di Risorse – Il partner si appropria dello stipendio, dei risparmi e dei beni del partner, intestando proprietà e conti solo a proprio nome.
  • Accumulazione di Debiti – Il partner contrae debiti o apre linee di credito a nome del partner senza il suo consenso, danneggiandone il punteggio

Impatto della Violenza Economica sulla vittima

Perdita di Autonomia: La vittima viene privata della capacità di prendere decisioni finanziarie, di accedere a denaro e risorse, limitando così la sua indipendenza e libertà.

Dipendenza e Isolamento: Senza accesso a risorse finanziarie, la vittima diventa sempre più dipendente dal partner, il che può portare all’isolamento sociale e all’incapacità di lasciare la relazione tossica.

Danni a Lungo Termine: Gli effetti della violenza economica possono perdurare anche dopo la fine della relazione, compromettendo la capacità della vittima di costruire una vita finanziaria stabile.

Storie di Violenza Economica

Queste storie che qui di seguito andiamo a narrare ci sono arrivate tramite richieste di aiuto ai nostri sportelli. Raccontano casi specifici di violenza economica facendo emergere l’importanza di una maggiore consapevolezza e l’importanza del sostegno per le vittime, al fine di rompere il ciclo di abuso e consentire una ripresa finanziaria e personale.

→ Valentina: Esclusa dal Conto Cointestato – Valentina dopo 10 anni di convivenza con il suo partner ha scoperto che il suo nome non era mai stato inserito nel conto cointestato. Tutto il denaro da lei guadagnato era sotto il controllo del partner, che ad un certo punto ha cominciato a negarle l’accesso alle risorse finanziarie comuni.

→ Marta: Costretta a Lavorare Senza Compenso – Marta lavorava insieme al suo partner in un’attività commerciale della famiglia di lui, ma nonostante il suo duro lavoro, non riceveva alcuna retribuzione. Tutto il denaro guadagnato finiva nelle mani del partner, che gli impediva di accedere al proprio stipendio.

→ Giulia: Costretta a Chiedere Ogni Centesimo – Giulia dopo esser diventata mamma, viene esortata dal proprio compagno a smettere di lavorare per avere più tempo per occuparsi dei bambini e della casa. Ma scopre presto di dipendere totalmente ed economicamente dal partner, che le nega denaro persino per le spese di prima necessità come cibo e vestiti. Ogni volta che Giulia necessita di qualcosa, deve chiedere ripetutamente al partner di darle dei soldi.

→ Anna: Piena di debiti senza saperlo – Anna decide di cambiare l’arredamento della stanza della sua bambina diventata ormai un’adolescente. Ma nel momento in cui chiede un finanziamento per pagare la nuova cameretta, questo le viene negato e scopre di essere nella lista dei cattivi pagatori in quanto il suo partner aveva aperto numerose linee di credito a suo nome senza il suo consenso. Questo oltre ad aver minato la fiducia, ha gravemente danneggiato il suo punteggio creditizio, rendendo impossibile per lei ottenere altri prestiti o finanziamenti.

Altre casistiche reali e indagini svolte

Queste che andremo ad elencare, sono alcune delle evidenze dell’indagine condotta da Ipsos per WeWorld e pubblicata in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne (anno 2023).

Il RAPPORTO COMPLETO A QUESTO LINK:

https://www.ipsos.com/sites/default/files/ct/news/documents/2023-11/Ci%C3%B2

%20che%20%C3%A8%20tuo%20%C3%A8%20mio_Report.pdf

TRA I CASI RACCONTATI:

Debiti Accumulati a Nome della Vittima: Una donna separata ha raccontato di come il suo ex marito abbia accumulato debiti a suo nome, aggravando la sua situazione finanziaria già precaria.

Questo caso rientra tra le forme di violenza economica più comuni, dove il partner usa il controllo delle finanze per esercitare potere e coercizione.

  • Secondo un’indagine di WeWorld, il 24% delle donne separate o divorziate ha subito questo tipo di abuso.

Difficoltà Post-Separazione: Molte donne separate o divorziate in Italia affrontano gravi difficoltà economiche dopo la fine del matrimonio. Un esempio riportato è quello di donne che non ricevono il denaro concordato per la cura dei figli.

  • Il 37% delle donne separate o divorziate non ottengono quanto stabilito. Inoltre 1 donna su 4 ha difficoltà a trovare un lavoro con un salario sufficiente per il sostentamento proprio e dei figli (The Map Report) (it).

https://www.themapreport.com/2023/11/24/violenza-economica-e-di-genere

-in-italia-lindagine-ipsos-per-weworld/

https://www.money.it/violenza-economica-cos-e-come-riconoscerla-situazion e-italia

https://www.assoutenti.it/donne-violenza-economica-ed-educazione-finanziaria/