Come riconoscere il bullismo e il cyberbullismo: cosa fare e a chi rivolgersi

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Il bullismo e il cyberbullismo sono forme di violenza psicologica e fisica che colpiscono milioni di persone ogni anno, soprattutto tra i più giovani. Troppo spesso sentiamo parlare di ragazzi e ragazze che non riescono a sopportare il peso di tali abusi, e in alcuni casi, nella peggiore delle ipotesi, arrivano a fare gesti estremi come il suicidio. È fondamentale riconoscere questi segnali e sapere a chi rivolgersi per fermare la spirale di violenza e solitudine. Essere vittima di questi abusi può avere gravi conseguenze psicologiche, emotive e sociali e molto spesso chi subisce questi abusi, non è consapevole di trovarsi in una situazione di violenza, o non sa come chiedere aiuto.

In questo articolo, ti aiuteremo a riconoscere i segnali e ti indicheremo i passi da fare per chiedere supporto e protezione per te stesso o per chi ti sta vicino.

Cosa sono il bullismo e il cyberbullismo?

Il bullismo è un comportamento aggressivo e ripetuto da una persona o da un gruppo che cerca di sopraffare un’altra, sia fisicamente che psicologicamente. Può manifestarsi con insulti, umiliazioni pubbliche, violenze fisiche o esclusione sociale.

Il cyberbullismo, invece, si svolge online, su piattaforme social o attraverso dispositivi digitali. Include attività come insulti pubblici, la diffusione di messaggi minacciosi, la pubblicazione di contenuti intimi senza consenso, o la creazione di falsi profili per danneggiare l’immagine di una persona.

Esempi di bullismo e cyberbullismo: riconoscere i segnali

Bullismo

  • Vediamo nel dettaglio. Possiamo riconoscere bullismo quando subiamo insulti legati all’aspetto fisico o all’orientamento sessuale. Le vittime di questi abusi soffrono enormemente per l’impatto sulla loro autostima.
  • Il bullismo può essere riconosciuto anche nell’esclusione e nell’isolamento sociale: essere costantemente ignorati o messi da parte, soprattutto in contesti scolastici o tra gruppi di amici, è una forma di bullismo psicologico che può minare profondamente l’emotività di un giovane.

Cyberbullismo:

Piattaforme come Instagram, TikTok, e Whatsapp sono spesso teatri di atti di cyberbullismo. Ecco alcuni esempi comuni:

  • Meme e foto artefatte: i meme possono essere un modo per deridere una persona, trasformando foto innocenti in immagini distorte o imbarazzanti. Le immagini possono essere modificate con testi sarcastici o offensivi, e diffuse velocemente tra un vasto pubblico. Questi contenuti diventano virali, minando la reputazione della vittima.
  • Diffusione di foto intime o private: un esempio grave di cyberbullismo è la diffusione di foto private o intime, come nel caso di “revenge porn“. Le foto vengono condivise senza il consenso della persona, con l’intento di danneggiarla emotivamente e socialmente. A volte, queste immagini vengono manipolate o montate per creare contenuti falsi.
  • Messaggi minacciosi o offensivi: piattaforme come TikTok sono spesso usate per inviare messaggi anonimi e minacciosi. Insulti come “nessuno ti vuole”, “sei una fallita”, o “muori” sono tra i più comuni. In molti casi, questi messaggi vengono pubblicati nei commenti sotto video o post, rendendo pubblica la sofferenza della vittima.
  • Creazione di falsi profili: gli autori del cyberbullismo possono creare account fake su social network per impersonare la vittima e inviare messaggi dannosi, insultanti, o umilianti agli amici e contatti della persona bersaglio.

Le gravi conseguenze del bullismo e del cyberbullismo

Il bullismo e il cyberbullismo non solo danneggiano l’immagine e l’autostima delle vittime, ma hanno anche impatti molto seri sulla loro salute mentale e fisica. Quando una persona si sente ripetutamente attaccata o isolata, può sviluppare ansia, depressione, tendenza ad isolarsi sempre di più e non parlarne con nessuno, o altri disturbi psicologici. In alcuni casi, la pressione psicologica è tale che le vittime arrivano a pensare che l’unico modo per fuggire dal dolore sia l’autolesionismo o, nei casi più tragici, il suicidio.

Cosa puoi fare se sei vittima di bullismo o cyberbullismo?

Se riconosci te stesso o qualcuno vicino a te in queste situazioni, è fondamentale agire. Non devi affrontare tutto da solo. Ecco cosa puoi fare:

  1. Parla con qualcuno di fiducia: se ti senti sopraffatto, cerca il supporto di un familiare, di un amico, o di un insegnante. Condividere le tue difficoltà è il primo passo per uscire da questa spirale. Non tenerti tutto dentro. In queste situazioni si pensa che sia impossibile uscirne, ma non è così!
  2. Raccogli le prove: in caso di cyberbullismo, conserva screenshot, messaggi e contenuti offensivi. Questo è importante se decidi di denunciare l’accaduto o cercare assistenza legale.
  3. Blocca chi ti abusa: sui social media, puoi facilmente bloccare o segnalare chi ti molesta. Proteggi la tua privacy, soprattutto sui social dove potresti essere vulnerabile.
  4. Denuncia l’accaduto: se la situazione è grave, denuncia!

 

A chi rivolgersi per ricevere aiuto

  • Famiglia e scuola: prima di tutto affronta l’argomento in famiglia, è importante chiedere aiuto ed essere supportati dalla propria famiglia a trovare una strada giusta da percorre. In alternativa puoi rivolgerti alla tua scuola o a un professore di fiducia. La prima forma di auto-aiuto è parlarne!
  • Polizia: se la situazione è grave, come nel caso di minacce o violenza, è essenziale denunciare il fatto alla polizia. Esiste anche una app scaricabile gratuitamente YOUPOL dove poter inviare segnalazioni.
  • Sportelli di Assoutenti: come Assoutenti, siamo sempre al fianco dei consumatori, anche quando si tratta di bullismo e cyberbullismo. Offriamo supporto legale e psicologico per chi è vittima di abusi online o fisici. Non esitare a contattarci per ricevere consigli o informazioni sui tuoi diritti.
  • Linee di supporto specializzate: esistono numeri telefonici come la Help Line 114 per i minori, che offrono supporto gratuito e confidenziale per chiunque stia vivendo un’esperienza di bullismo o cyberbullismo.

Il bullismo e il cyberbullismo sono forme di violenza a volte mascherate e latenti che non devono e non possono essere sottovalutate! Se ti riconosci in uno dei segnali descritti, non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi.

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