PER IL SERVIZIO IDRICO: Secondo l’Assoutenti è solo la tecnica di definizione della tariffa che deve essere abrogata e per la quale si consiglia di votare SI al quesito N. 2 scheda gialla. Al contrario l’Assoutenti ritiene che si debba votare NO al quesito N. 1 scheda rossa che vuole impedire che il servizio idrico possa essere affidato ad operatori privati. PER IL NUCLEARE: un SI dettato dal senso di responsabilità e dal rispetto del principio di precauzione. leggi tutto
PER L'ACQUA: Abbiamo sempre ritenuto che nei servizi pubblici si debba procedere con affidamenti a seguito di gare aperte a tutti gli operatori, privati o pubblici, che sappiano offrire la migliore qualità ai prezzi migliori e continuiamo a crederlo anche per il servizio idrico (intorno al quale si fa retorica senza considerare che se gli acquedotti italiani sono dei colabrodi lo si deve anche e soprattutto a gestioni pubbliche dissennate e clientelari).
QUESITO NUMERO 1 VOTA NO ALLO SPRECO DI ACQUA E AL MONOPOLIO NEI SERVIZI PUBBLICI
QUESITO NUMERO 2 VOTA SI' A TARIFFE PIU' BASSE
Purtroppo sull'onda di un mal inteso senso di difesa del "bene comune" gli amici referendari si sono fatti sfuggire che con il SI' al quesito numero uno si ritorna alla situazione attuale che è quanto di peggio per la gestione dei servizi pubblici e dell'acqua. Infatti la gestione pubblica in monopolio dura da oltre 50 anni lasciando in molte parti d'Italia le risorse idriche nelle mani di comuni spreconi e di ATO (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale) inefficienti con aggravio di tariffe più care per i cittadini.
Assoutenti ritiene invece utile e giusto che, fermo restando la "proprietà pubblica" delle infrastrutture, la loro gestione messa a tariffa possa essere affidata, anzi debba essere affidata, mediante gara aperta ad imprese pubbliche e private. Il profitto non è il demonio mentre lo è lo spreco. Una oculata gestione può consentire tariffe contenute. Il monopolio attuale delle ex società municipalizzate assai diffuso in comuni e province è il vero nemico del bene comune.
Appoggiamo invece fortemente la proposta degli amici referendari di votare SI' al quesito numero due per eliminare una ingiustificata tassa del 7% sulle tariffe che è stata introdotta per rimborsare gli investimenti (quali?!?) e garantire maggiori ricavi ai gestori (in massima parte pubblici).
PER IL NUCLEARE:
Assoutenti è sempre stata convinta della necessità di attenersi rigorosamente al principio di precauzione.
A prescindere dalle emozioni suscitate dall’esperienza giapponese ancora troppi problemi irrisolti impediscono di accettare l’opzione nucleare con animo sereno.
Il SI al quesito referendario sul nucleare esprime anche il nostro senso di responsabilità nei confronti delle generazioni future.