I consumatori hanno portato in Parlamento proposte basate sul buon senso, a partire dalla portabilità del certificato assicurativo
Roma, 29/10/2019 – Assoutenti fa giungere un secco “no” all’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni che nei giorni scorsi aveva proposto di togliere le tasse provinciali sull’RC Auto, recuperando il gettito mancante attraverso un aumento (stimato attorno al 5%) delle accise sui carburanti.
“Non ha senso pensare di abbassare il costo delle polizze introducendo nuovi balzelli a carico del cittadino” dichiara il Presidente di Assoutenti Furio Truzzi.
Sul tema RC auto, al contrario, Assoutenti propone una misura fiscale sulle polizze più saggia e praticabile, come già suggerito in Commissione Finanze: ridurre cioè la pressione fiscale sulle polizze RC auto del 6-9% (raggiungendo quindi la media europea) a chi acquista auto a basso impatto ambientale e dotate di sistemi di sicurezza attivi e passivi avanzati.
Si tratterebbe di una misura virtuosa, tesa a incentivare il rinnovamento del parco circolante italiano, il più datato d’Europa, sostituendolo con veicoli meno inquinanti e più sicuri. Significherebbe inoltre meno costi sociali derivanti da incidenti e di conseguenza meno risarcimenti.
“Ivass pensi ad esercitare con maggior severità il suo ruolo di controllore – sottolinea ancora Truzzi – e ascolti di più le associazioni dei consumatori prima di proporre aumenti insensati”.
Nel corso dell’Audizione alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati il 16 ottobre scorso, Assoutenti – insieme ad Assoconsum, Casa del Consumatore e Movimento del Consumatore – ha presentato in tema di RC auto una serie di proposte organiche e volte a migliorare la concorrenza sul mercato, calmierare i premi e garantire la salvaguardia dei diritti dei danneggiati. Eccone l’elenco:
- Portabilità del certificato assicurativo (sul modello di quanto già accade nella telefonia), per ridurre i premi, visto l’ampio utile di cui godono le compagnie.
- Eliminazione delle clausole limitative del risarcimento integrale, per evitare che la vittima di un incidente subisca indebite decurtazioni del danno.
- Il contratto base per consentire finalmente ai consumatori di comparare le offerte per la sola RC auto.
- Misure atte ad incentivare l’introduzione di operatori esteri così da incentivare la concorrenza.
- Rottamazione del risarcimento diretto e ritorno ad un sistema di responsabilità civile pura, dove “chi rompe paga” e chi paga possa accertare con scrupolo il danno.
- Riparazioni a regola d’arte ripartendo dalla norma della Legge sulla Concorrenza che prevedeva la costituzione di un tavolo tra ANIA, Riparatori e Consumatori.
- Scatola nera: è necessario mettere mano a tutto l’impianto normativo che ne regola l’utilizzo per evitare che lo strumento, nato con finalità antifrode, venga utilizzato con finalità di pricing.
- Riforma Autorità di Vigilanza: è anomalo aver passato le competenze in materia di assicurazioni alla Banca d’Italia. Occorre ripristinare il controllo del Parlamento, con rigorose procedure di selezione, nella nomina dei quadri apicali.