COMUNICATO STAMPA
16 dicembre 2022
Rc auto, Assoutenti: dichiarazioni Ivass sconcertano i consumatori
Si chiuda l’esperienza di Ivass sottomessa a Banca d’Italia che nulla fa per una vera concorrenza e trasparenza nel settore Rc auto
Che I’Ivass sia “l’anatra zoppa” delle autorità di controllo e di vigilanza è fatto noto e nuovamente confermato dalle dichiarazioni pro-assicurazioni rilasciate oggi dal presidente (e Direttore Generale della Banca d’Italia ) Federico Signorini, al workshop “Experience ratings in insurance markets: Theory and Evidence”.
Il fatto che aumentino le polizze anche del 27% per chi causa un incidente è normale, perché esiste ancora il meccanismo del bonus-malus, mentre il fatto che le polizze non si riducano in misura coerente con la riduzione della sinistrosità non lo è altrettanto – spiega Assoutenti – Se è vero che ormai oltre 9 italiani su 10 sono in prima classe assicurativa, è altrettanto vero che i profitti della Rc auto esplodono di utili (oltre 12 miliardi di euro solo negli ultimi dieci anni), e la colpa di questa assurdità è del famigerato sistema dell’indennizzo diretto.
Non si lamenti il presidente dell’Ivass se ci sono problemi con le basi statistiche per stabilire i prezzi delle polizze auto, perché tale procedura serve solo per rimescolare le carte, tarando il rischio e la base delle tariffe non su chi causa un incidente, ma su chi lo subisce – aggiunge Assoutenti – E’ ora di demolire tale procedura, evitando le conseguenze di contratti pieni di clausole vessatorie per i consumatori.
“Si vari subito la portabilità del certificato assicurativo e in questa legislatura si metta mano al sistema del controllo e della vigilanza nel settore assicurativo – dichiara il presidente Furio Truzzi – Riteniamo che l’esperienza dell’Ivass in Banca d’Italia sia fallimentare e per questo chiediamo di abolire tale autorità, trasferendo le competenze concorrenziali, peraltro sovrapponibili all’Antitrust, e quelle di vigilanza e controllo al MIMIT”.