COMUNICATO STAMPA
16 dicembre 2024
Rc auto, Assoutenti risponde a IVASS: redistribuire gli utili? Magari partendo dai 10 miliardi degli ultimi dieci anni!
L’ultima proposta di Ivass sul sistema Bonus/Malus RC Auto lascia più che perplessi. L’Istituto di vigilanza propone di introdurre meccanismi per redistribuire gli utili delle compagnie assicurative ai guidatori virtuosi. Una mossa che, per Assoutenti, appare tardiva e di dubbia efficacia, se non accompagnata da una reale volontà di riformare un mercato ormai dominato da oligopoli e vessazioni nei confronti degli assicurati.
“Ivass sembra essersi svegliata da un lungo letargo, dimenticando di aver aderito a tutte le proposte delle compagnie assicurative per anni. Suggerire oggi la redistribuzione degli utili è quasi grottesco, se pensiamo ai 10 miliardi accumulati dalle compagnie negli ultimi dieci anni solo nel settore RC auto – commenta Gabriele Melluso, Presidente di Assoutenti – Se davvero vogliono fare sul serio, perché non cominciano a redistribuire gli utili a partire dal passato recente? Sarebbe un atto di giustizia e coerenza”.
IVASS ammette che il sistema Bonus/Malus non funziona più, con il 90% degli automobilisti in prima classe, rendendo vano il principio meritocratico alla base del sistema. Tuttavia, proporre soluzioni cosmetiche come un attestato di rischio “ampliato” e contratti che redistribuiscano parte degli utili rischia di essere solo fumo negli occhi.
“Le vere priorità? Un mercato più trasparente, concorrenziale e giusto per i consumatori. Questo significa eliminare le clausole vessatorie, riformare il risarcimento diretto, incentivare l’ingresso di operatori esteri per rompere l’oligopolio assicurativo, e rivedere radicalmente il ruolo di Ivass – prosegue Melluso – Serve un organismo di vigilanza autonomo, slegato dalla Banca d’Italia e dal sistema assicurativo che finora ha vigilato più sugli interessi delle compagnie che su quelli degli assicurati”.
Assoutenti chiede inoltre la semplificazione delle clausole contrattuali e l’eliminazione di norme che consentono l’uso della scatola nera a fini di pricing.
“La politica faccia la sua parte – conclude Melluso – e dia voce ai consumatori, includendoli nella governance di Ivass. Le proposte attuali non fanno altro che perpetuare un sistema che premia pochi a discapito di molti. Redistribuire gli utili? Bene, ma a partire da quelli accumulati finora.”