Il Tar conferma la sanzione per pratica commerciale scorretta
Ci siamo interessati più volte della scarsa trasparenza di molte offerte di prestiti e mutui, che ha indotto l’Antitrust a sanzionare tantissimi soggetti (spesso piccoli operatori) ritenuti responsabili di pratiche commerciali scorrette nei confronti di cittadini alla ricerca di piccoli finanziamenti (leggi questa scheda generale ed il controspot realizzato da Assoutenti per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo fenomeno). Una recente sentenza del Tar ci consente di tornare sull’argomento.
Nel 2008 l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha esaminato i messaggi pubblicati su alcuni settimanali distribuiti gratuitamente nella provincia di Udine a cura della Or.Fin (società di mediazione finanziaria) riguardanti la concessione di finanziamenti. Veniva riportata una tabella con esempi di prestiti e delle rate di rimborso, senza però precisare gli esatti costi del finanziamento: in particolare, l’espressione “TAN 5,5 % TAEG min 9% fino al max consentito dalla legge” risulta generica e non consente al consumatore un effettivo e valido calcolo dei costi da sostenere . In conclusione. l’Autorità ha comminato una sanzione di 65.500 euro, ridotta a 55.500 euro, in considerazione del fatto che la società aveva modificato il messaggio pubblicitario dopo l’apertura del procedimento 1.
Il Tar ha respinto il ricorso della società, condannata anche al pagamento delle spese, ribadendo l’obbligo per le aziende di assicurare la massima trasparenza delle condizioni contrattuali sin dal primo contatto pubblicitario, indipendentemente cioè dalla possibilità per l’utente di acquisire ulteriori informazioni in una fase successiva (ad esempio presso l’agenzia) 2.
4 novembre 2012