Pubblicità ingannevole nel settore del credito al consumo: l’azione congiunta di Antitrust e Banca d’Italia sui siti internet

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Modificate le informazioni pubblicate su 11 siti internet

 

Il sito dell’Autorità garante della concorrenza ha dato notizia dell’esito di una serie di controlli effettuati a livello europeo dai diversi organismi competenti per contrastare il diffondersi di informazioni false o lacunose su internet, in grado di ingannare le persone che necessitano di finanziamenti 1.

Per quanto riguarda l’Italia su 15 siti internet esaminati da Antitrust e Banca d'italia, ben 11 riportavano informazioni inesatte su prestiti personali (ad esempio per quanto concerne la mancata indicazione del Tasso annuo effettivo globale – Taeg) oppure utilizzavano impropriamente la parola “risparmio” (impiegata per descrivere un piano di rimborso del debito con riduzione dell’importo delle singole rate cui non corrispondeva però una riduzione dell’importo complessivo da rimborsare) ovvero davano informazioni lacunose sui costi delle carte di pagamento revolving.

Se vuoi approfondire l’azione svolta dall’Antitrust per contrastare il fenomeno delle pratiche scorrette nel settore del credito vedi le schede di Assoutenti riguardanti gli istituti bancari , la pubblicità ingannevole di prestiti e mutui da parte di piccole società e, infine, i casi di commercializzazione scorretta di carte revolving .

23 novembre 2012



1 Vedi il testo dei comunicati stampa pubblicati sul sito dell’Agcm .