Proprio lì, dove c’era il “marcio”, è riuscito a nascere qualcosa di sano, genuino e semplice. Un messaggio di cambiamento e soprattutto di rivincita quello che Radio Siani ha voluto lanciare con il suo “Pizzino vesuviano“, il pomodoro “piennulo” eccellenza agroalimentare e piccolo patrimonio economico dei paesi alle pendici del Vesuvio.
La particolarità del Pizzino vesuviano (l’unico “pizzo sano”!) è che nasce proprio da un terreno confiscato alla Camorra nella città di Ercolano, dove ha sede anche Radio Siani. La web radio della legalità (r)esiste e trasmette dall’abitazione confiscata al boss Giovanni Birra, detenuto in carcere al regime 41 bis, reggente del clan Birra-Iacomino. Da anni è impegnata per la promozione del concetto di legalità in tutte le sue dimensioni, a partire dalla comunicazione, passando per i numerosi progetti sul territorio a beneficio dei minori e della popolazione, fino ad abbracciare la lotta di ‘Libera’ nel contrasto alle mafie, diventandone un presidio.
L’idea di produrre il Pizzino è nata in seguito all’assegnazione proprio alla web radio di un terreno confiscato che apparteneva al pluripregiudicato Nicola Scognamiglio, affiliato al clan Iacomino-Birra. Un terreno, da sempre teatro di affari illeciti, è stato così bonificato e reso fertile per poter rinascere, concretamente ed idealmente. I pomodorini sono il simbolo, tangibile e commestibile, di riscatto sociale e di speranza: la lotta alla Camorra nasce anche dalle cose più piccole, da chiunque scelga giorno dopo giorno di coltivare il seme della giustizia e della legalità.