Pediatri e latte artificiale

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12 arresti per corruzione ai danni di pediatri che spingevano alcune mamme che stavano allattando i propri bambini al seno ad usare il latte artificiale. Leggi tutto

I carabinieri dei Nas hanno notificato le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari ai dottori, tra i quali due primari, e a 5 informatori scientifici accusati di corruzione

Diciotto arresti per corruzione. Ma stavolta non è una delle tante inchieste sui lati più oscuri della mala sanità. Dietro queste ordinanze di custodia cautelare, che i carabinieri del Nas stanno eseguendo in quattro regioni, c’è un’accusa infamante soprattutto per i 12 pediatri, tra i quali due primari, coinvolti: quella di aver prescritto latte artificiale ad alcune mamme che stavano allattando i propri bambini al seno. E tutto questo, secondo le accuse, non per motivi terapeutici, ma solo per favorire alcune aziende produttrici di latte artificiale per neonati e ricevere da queste regali di ogni tipo. Oltre ai 12 pediatri, tra gli arrestati ci sono, un dirigente d’azienda, cinque informatori scientifici.

Le accuse

I provvedimenti sono in corso in quattro regioni, Toscana, Lombardia, Marche e Liguria, e sono in atto 26 decreti di perquisizione. Undici dei dodici medici arrestati sono toscani (otto di Pisa, uno di Livorno, uno di Empoli e uno di Piombino) e tutti pediatri. Hanno ottenuto i benefici degli arresti domiciliari. Le accuse sono di corruzione, almeno per ora. Perché nel prosieguo delle indagini potrebbe essere anche individuato il danno biologico per i bambini che non sono stati più allattati dalle mamme (il latte materno è un formidabile protettore di malattie) su suggerimento dei medici. Non è un caso che il ministero della Sanità ha vietato la distribuzione di campioni o il ricorso a qualunque altro sistema volto a promuovere le vendite degli alimenti per lattanti” e ogni tipo di pubblicità che «induce a ritenere il prodotto equivalente al latte materno o che scoraggia l’allattamento al seno».