L’Antitrust apre una nuova istruttoria
Il 26 giugno 2013 l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha esaminato le numerose segnalazioni da parte di cittadini i quali lamentavano un progressivo e rilevante aumento delle tariffe praticate dagli operatori che forniscono il servizio di trasporto marittimo (auto e passeggeri) nello Stretto di Messina: si tratta di uno snodo molto importante perché il trasporto marittimo nello Stretto di Messina è caratterizzato da una domanda particolarmente rigida, che non può essere soddisfatto attraverso altre forme di mobilità.
L’Antitrust ha deliberato l’apertura di un procedimento volto a verificare l’esistenza di intesa illecita: dai primi accertamenti sembrerebbe emergere un coordinamento tra le aziende interessate (Caronte & Tourist; Rete Ferroviaria Italiana, anche mediante la propria controllata Bluferries; Meridiano e il consorzio Metromare; Ustica Lines, società controllante del consorzio Metromare; Terminal Tremestieri, comune dei tre operatori C&T, RFI e Meridiano, gestore dell’approdo destinato al traffico merci nello Stretto di Messina) volto a concordare le tariffe da praticare, con aumenti significativi e contestuali.
Come sempre daremo notizia su questo sito dell’esito dell’istruttoria 1.