Non si uccide il servizio civile giocando con i numeri

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Roma, 28/09/2018 – Assoutenti – Associazione Nazionale Utenti di servizi pubblici si muove all’attacco di un grave errore burocratico che potrebbe “uccidere” il servizio civile per 14 giovani volontari, decisi a dedicare la loro opera a difesa e tutela dei cittadini consumatori e utenti.

Assoutenti, che aveva richiesto l’assegnazione di 14 volontari sui 28.967 previsti dal bando 2018 del servizio civile, è stata esclusa in quanto le sono stati erroneamente attribuiti 52 punti (quando la soglia minima di accesso al bando è stata individuata in punti 53), a fronte dei 56 in  suo possesso, ben tre in più di quelli richiesti.

Quello che è più grave è che, nonostante  Assoutenti abbia presentato istanza di revisione circa  la errata attribuzione del punteggio, nessuna risposta è pervenuta dall’Ufficio del Dipartimento preposto al Servizio Civile, che avrebbe dovuto rispondere entro i termini di legge.

“Per questa grave inadempienza che vuole i cittadini sudditi, Assoutenti si è dovuta rivolgere al TAR del Lazio” spiega il Presidente Furio Truzzi. Il TAR, con decreto del 24 settembre scorso, ha positivamente accolto la domanda proposta dall’associazione dei consumatori disponendo il riesame della posizione di Assoutenti a carico del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri entro 10 giorni.

Assoutenti -rappresentata dagli avvocati Luca Tozzi e Melania Capasso del Foro di Napoli- confida che di fronte al decreto del TAR, la Pubblica Amministrazione ottemperi a quanto richiesto: “Eviteremo così di spendere risorse pubbliche di fronte a un contenzioso surreale, data l’evidenza e la forza dei numeri” prosegue Truzzi.

Assoutenti esprime piena fiducia nell’operato della giustizia amministrativa e sottolinea come tale azione sia stata resa necessaria per tutelare le istanze di partecipazione dei giovani che si avvicinano sempre di più alla vita associativa del consumerismo italiano attraverso lo strumento del volontariato.

L’associazione, infine, ha chiesto un incontro ufficiale al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Vincenzo Spadafora, con delega al Servizio Civile, affinché il governo intervenga, al fine di garantire la più ampia partecipazione e sostegno al mondo dell’associazionismo consumeristico, vigilando sui “maleware” contenuti nei contorti processi burocratici che purtroppo colpiscono i diritti dei cittadini.