Nel dossier economico 2012 dell’ENAC focus su contratti dei gestori aeroportuali e trasparenza delle tariffe aeree

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Sintesi dei profili di maggior interesse per i consumatori 

 Il dossier economico 2012 dell’Enac affronta due temi di interesse per i consumatori:

1)      i Contratti di programma in deroga, che regolano le attività, gli investimenti, la qualità e le tariffe dei tre maggiori gestori di aeroporti italiani (Roma, Milano e Venezia);

2)       la trasparenza delle tariffe nel biglietto aereo.

I Contratti di programma (CdP) in deroga rappresentano lo strumento attraverso il quale, in base alla intricata produzione normativa di settore, si risponde alla necessità della riqualificazione e dell’ammodernamento degli aeroporti nazionali, da attuarsi con inversione del ciclo del finanziamento delle opere aeroportuali e della gestione dei servizi: dallo Stato gestore (diretto o indiretto) all’azionista privato.

Le risorse finanziarie sono dunque reperite attraverso la riscossione delle entrate aeroportuali – correlate ai costi – e in misura necessaria rispetto agli interventi sia manutentivi che di sviluppo e ammodernamento degli aeroporti nazionali. Tuttavia questa impostazione normativa ha incontrato gravi ritardi nella sua attuazione e i diritti aeroportuali sono rimasti fermi per lungo tempo non potendosi applicare adeguamenti automatici ai tassi di inflazione. Si è quindi proceduto con rimedi normativi successivi e temporanei ad opera di vari soggetti istituzionali di settore. che hanno dato luogo a significativi ritardi nella corretta quantificazione delle entrate spettanti ai gestori per i servizi offerti in regime di monopolio. Sono venute a mancare le risorse  destinate all’adeguamento infrastrutturale degli aeroporti affidati in concessione, in adempimento degli obblighi convenzionali e l’auspicato ammodernamento delle infrastrutture aeroportuali nazionali che scontano, oggi, un gap rispetto ad altre realtà comparabili in ambito comunitario, con impatto anche sui livelli di servizio che devono essere garantiti all’utenza.

Da ultimo è intervenuto l’articolo 17, comma 34 bis, del DL 78/2009convertito in legge 3 agosto 2009, n. 102 che stabilisce:

i diritti aeroportuali si inquadrano in un sistema di tariffazione pluriennale che assicuri l’orientamento al costo delle infrastrutture e dei servizi, garantendo altresì obiettivi di efficienza e di adeguata remunerazione degli investimenti e dei capitali;

il sistema di tariffazione pluriennale è disciplinato da un CdP stipulato fra l’ENAC e il gestore aeroportuale che, a fronte degli impegni vincolanti assunti da quest’ultimo per l’adeguamento dell’infrastruttura, contempli modalità di aggiornamento tariffario valide per l’intera durata del rapporto;

è l’ENAC a stipulare il CdP con il gestore, previa consultazione dell’utenza aeroportuale;

il contratto è sottoposto ad approvazione da parte del Presidente del Consiglio dei ministri.

Il documento illustra quindi le metodologie adottate da ENAC per la stipula dei tre CdP in deroga precisandone la durata decennale, la conformità ai criteri di orientamento ai costi delle infrastrutture e dei servizi nonché di incentivazione  dell’efficienza degli investimenti sanciti dalla direttiva 2009/12/CE, un  regime tariffario poggiato sulla formula del price cap, una semplificazione tariffaria nell’ottica di ridurre la complessità del sistema di tariffazione nazionale per  allinearlo alle best practice europee.

Inoltre i CdP comprendono un Piano degli investimenti approvato dall’ENAC, che costituisce parte integrante del contratto, e il monitoraggio dell’ENAC sull’effettiva realizzazione da parte dei gestori degli investimenti previsti dai CdP sottoscritti,sull’accertamento dei costi effettivamente sostenuti, sul rispetto dei tempi di realizzazione stabilito dal crono-programma allegato al contratto, sul rispetto dei vincoli ambientali.

Il documento contiene poi un focus sul contenuto specifico dei tre Contratti.

La seconda parte del Dossier riguarda la trasparenza delle tariffe nel biglietto aereo.

Dopo la presentazione della normativa nazionale, europea e dell’ICAO in materia di composizione della tariffa, il documento si sofferma sulla trasparenza delle voci tariffarie e sulla incidenza della tassazione. In materia di trasparenza la normativa comunitaria prevede che la tariffa sia all inclusive e che le singole voci che la compongono siano specificate (breakdown of the price), almeno per quel che riguarda i seguenti elementi:

a) tariffa aerea passeggeri o merci

b) tasse

c) diritti aeroportuali

d) altri diritti, tasse o supplementi connessi ad esempio alla sicurezza o ai carburanti

dove le voci di cui alle lettere b), c) e d) sono state addizionate alle tariffe aeree passeggeri e merci”.

Sulla stessa linea si muove la legge 2 aprile 2007, n. 40, (cosiddetto pacchetto Bersani), che in ambito nazionale ha introdotto regole nuove di trasparenza delle tariffe ed inoltre  ha espressamente vietato “le offerte e i messaggi pubblicitari di voli aerei recanti l’indicazione del prezzo al netto di spese,tasse e altri oneri aggiuntivi, ovvero riferiti a una singola tratta di andata e ritorno,a un numero limitato di titoli di viaggio o a periodi di tempo delimitati o a modalità di prenotazione, se non chiaramente indicati nell’offerta”.

I messaggi che non rispettano queste indicazioni sono considerati pubblicità ingannevole.

Segue una analisi molto interessante e approfondita delle componenti del prezzo di vendita del biglietto aereo, che sono numerose e di diversa natura e tra cui si distinguono la “fare” (ossia il vero e proprio corrispettivo per la fornitura del servizio di trasporto), dai vari supplementi, diritti, addizionali e tasse. Ogni componente del prezzo viene analizzata nelle sue caratteristiche e nei riflessi che ha sul totale del prezzo. Un focus particolare è dedicato alle addizionali locali e a quelle di solidarietà.

Da tale analisi risulta come tutte queste voci abbiano alta incidenza sui voli nazionali ( più forti per i vettori tradizionali che per quelli low cost) e minore peso sulle tratte internazionali, fino a diventare quasi insignificante  sulle tratte intercontinentali.