Ministro Urso chiede a Mister Prezzi apertura tavolo su prodotti per infanzia: accolta nostra richiesta

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COMUNICATO STAMPA

15 maggio 2023

 

 

Prezzi, ministro Urso chiede a Mister Prezzi apertura tavolo su prodotti per infanzia. Assoutenti: accolta nostra richiesta. Dopo pasta altra vittoria per consumatori

 

Beni per infanzia sempre più cari sono danno per le famiglie e incidono su natalità. Alimenti per bambini rincarati del 15,2% nell’ultimo mese

 

Dopo la pasta, un’altra importante affermazione delle proposte dei consumatori, le cui richieste trovano accoglimento presso il Mimit. Così Assoutenti, che nei giorni scorsi aveva rivolto un appello al Ministro Urso affinché intervenisse sui prezzi dei prodotti per l’infanzia, commenta la decisione del Ministero di dare mandato al Garante per la sorveglianza dei prezzi di convocare al più presto una riunione della Commissione di allerta rapida proprio sul tema dei prodotti dell’infanzia.

“Venerdì scorso avevamo chiesto al Governo di convocare Mister prezzi e la Commissione di allerta rapida per indagare sui prezzi dei beni per l’infanzia, e oggi la nostra richiesta trova un positivo riscontro, con il Ministro Urso che ancora una volta dimostra di dare valore ai gridi d’allarme dei consumatori – spiega il presidente Furio Truzzi – Dal latte artificiale ai pannolini, passando per omogeneizzati e biberon, i prodotti dell’infanzia hanno nel nostro paese prezzi altissimi, e i listini risultano purtroppo in costante crescita. Gli ultimi dati Istat ci dicono ad esempio che gli alimenti per bambini hanno subito nell’ultimo mese un rincaro del 15,2% su base annua, gli indumenti per neonati del +3,5%”.

“L’elevato livello dei prezzi dei prodotti per l’infanzia non solo impoverisce le tasche delle famiglie con figli, ma ha effetti negativi diretti sulla natalità nel nostro paese – denuncia Truzzi – In un contesto di crisi come quello attuale, molti genitori rimandano la decisione di mettere al mondo un bambino non potendosi permettere di affrontare le alte spese che oggi comporta crescere un figlio, con danni che non sono solo economici ma anche sociali”.