Enormi differenze sul territorio: in Sardegna nessun distributore di metano, in Emilia Romagna ben 239
Segnalazione ad Antitrust affinché accerti rincari speculativi sui listini del metano. Oggi pieno costa oltre il 100% in più rispetto a inizio anno
La corsa dei prezzi del metano praticati presso i distributori di carburanti finisce all’attenzione dell’Antitrust. Assoutenti ha deciso infatti di presentare una segnalazione all’Autorità garante per la concorrenza affinché accerti le speculazioni che hanno contribuito a far raggiungere al metano il record di 2 euro al kg alla pompa.
“Sappiamo che oggi un pieno di metano costa agli automobilisti il 100% in più rispetto a inizio anno, con i prezzi alla pompa che sono passati da meno di 1 al kg a oltre 2 euro al kg in alcune zone del paese – spiega il presidente Furio Truzzi – La corsa dei listini, tuttavia, non è determinata solo dal rincaro delle materie prime sui mercati internazionali, ma anche dalla speculazioni che interessano alcune aree del paese dove i distributori di tale carburante operano in condizione di monopolio o quasi”.
“In Italia si contano infatti poco più di 1.500 pompe che erogano metano, ma la loro distribuzione sul territorio non è affatto omogenea: regioni come l’Emilia-Romagna, la Sicilia e il Piemonte, pur avendo una popolazione simile (da 4,3 a 4,8 milioni di residenti) contano rispettivamente 239, 52 e 98 distributori di metano – analizza Truzzi – La Sardegna non dispone di alcuna pompa di metano, in Valle d’Aosta se ne conta solo 1 attiva mentre il Molise ne ha appena 5”.
Proprio la carenza di distributori sul territorio fa sì che in alcune zone del paese i gestori operino in regime di oligopolio e in alcuni casi di monopolio, e l’assenza di concorrenza determina speculazioni sui prezzi finali che danneggiano i consumatori – denuncia Assoutenti – Tutto ciò mentre aumentano le immatricolazioni di automobili a metano che, nel periodo gennaio–maggio 2021, sono aumentate del 27,5% rispetto al 2019, con la quota di mercato che ha raggiunto il 2,3% rispetto all’1,5% dei primi mesi del 2019.
Assoutenti presenta dunque una segnalazione all’Antitrust, chiedendo di aprire un faro sui listini del metano in Italia e sugli squilibri che caratterizzano il mercato italiano e si riflettono negativamente sui consumatori. L’associazione invita inoltre gli automobilisti a segnalare qualsiasi incremento dei listini al servizio “Mister prezzi” di Assoutenti, inviando una mail all’indirizzo [email protected] o scrivendo un messaggio alla linea whatsapp 351 7353200”.
Impianti presenti Impianti operativi
VALLE D’AOSTA 1 1
PIEMONTE 105 98
LOMBARDIA 234 210
TRENTINO-ALTO ADIGE 29 24
VENETO 194 177
FRIULI-VENEZIA GIULIA 14 11
LIGURIA 11 10
EMILIA-ROMAGNA 247 239
TOSCANA 153 146
UMBRIA 53 48
MARCHE 122 120
LAZIO 92 84
ABRUZZO 40 39
MOLISE 5 5
CAMPANIA 127 116
CALABRIA 21 15
PUGLIA 107 100
BASILICATA 14 12
SICILIA 59 52
SARDEGNA 3 0
Fonte: metanoauto.com