Le Autorità per la privacy europee dettano nuove regole
Il sito del Garante per la privacy dà notizia del parere espresso dalle Autorità europee al fine di individuare misure idonee per la protezione dei dati derivanti dalle applicazioni per terminali mobili.
Le applicazioni per smartphone e tablet, oggi molto diffuse, permettono la raccolta di grandi quantità di dati personali (indirizzi, dati sulla localizzazione geografica, informazioni bancarie, foto, video etc): ciò consente di fornire agli utenti nuovi servizi, con rischi però per la privacy e la reputazione dei diretti interessati.
Le Autorità sottolineano in primo luogo la necessità di garantire un consenso effettivo da parte degli utenti che scaricano le app, in conformità ai principi della legislazione europea in materia di privacy. Per le app rivolte ai minori, occorre il consenso dei genitori In secondo luogo, occorre evitare la conservazione per lunghi periodi di quantità molto consistenti di informazioni, spesso raccolte per finalità generiche (ad es. per "ricerche di mercato").
Nel parere sono indicati raccomandazioni e obblighi per sviluppatori, produttori dei sistemi operativi e distributori ("app stores") per ridurre al minimo il rischio di tracciamenti degli utenti per tempi indefiniti e per segnalare che specifici trattamenti di dati sono in corso (ad es. dati di geolocalizzazione). I punti vendita dovranno farantire l’assistenza agli utenti per risolvere in modo rapido problemi legati al trattamento di dati personali da parte delle app installate.