Decisa per la società di servizi postali una sanzione di 45.000 euro
Il 19 dicembre 2012 l’Autorità garante della concorrenza ha inflitto a Poste italiane una sanzione di 45.000 euro per aver diffuso messaggi pubblicitari, volti ad esaltare alcune caratteristiche del servizio celere di spedizione di pacchi verso destinazioni internazionali, i cui contenuti non corrispondono alle reali condizioni del servizio 1.
Più in particolare, il comportamento scorretto consiste nella diffusione sul sito www.posteitaliane.it , tra il 2008 ed il 2012, di messaggi pubblicitari volti a promuovere il servizio di spedizione “Paccocelere Internazionale”, servizio cosiddetto a valore aggiunto, fornito da Poste italiane in concorrenza con altri operatori economici. In base alla descrizione contenuta nel sito web della società il servizio in questione consentirebbe di spedire documenti e merci fino ad un peso di 30 chilogrammi in 220 destinazioni, con un costo minimo di 30 euro.
L’Autorità ha contestato l’ingannevolezza del messaggio, nella parte in cui prospetta la possibilità di effettuare il monitoraggio per conoscere lo stato delle spedizioni “fino all’arrivo a destinazione” che per alcune località estere, peraltro mutate nel corso del procedimento istruttorio (inizialmente Marocco, Tunisia, Egitto e, successivamente, Tunisia, Isole Faroe, Groenlandia ed alcune zone della Svizzera ), non si riferisce al recapito effettivo del plico al “destinatario”, ma alla semplice consegna all’operatore postale di riferimento del Paese di destinazione.
Non sono emersi invece elementi di scorrettezza in ordine al secondo profilo esaminato dall’Antitrust, relativo all’indicazione dei tempi “medi” o “indicativi” di consegna.
A seguito della notorietà ed della posizione economica di Poste italiane, dell’effettivo pregiudizio recato agli utenti indotti a valutare erroneamente le caratteristiche del servizio offerto, della durata della pratica scorretta, l’Antitrust ha determinato l’importo base della sanzione amministrativa pecuniaria applicabile nella misura di 35.000 euro, aumentato a 45.000 euro in considerazione del fatto che Poste italiane risulta già destinataria di provvedimenti sanzionatori per violazioni del Codice del Consumo 2.
14 gennaio 2012
1 Cfr. Provvedimento n. 24133 del 2012, pubblicato sul Bollettino n. 1 del 2013.
2 Cfr. le schede di Assoutenti relative ai provvedimenti n. 21912 del 2010 e n. 23105 del 2011 .