L’andamento dei prezzi di luce e gas in Italia rispetto agli altri Paesi europei

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Sintesi di un documento predisposto dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas nell’ambito dell’indagine conoscitiva parlamentare su prezzi e tariffe

L’Aeeg, nell’illustrare le variazioni dei prezzi del 2011 rispetto a quello precedente 1, evidenzia che la struttura progressiva dei prezzi di luce e gas, applicata nel nostro Paese 2, dia come risultato tariffe più basse delle medie europee per i clienti più piccoli e più elevate per il resto dei clienti.

Elettricità. Per quanto riguarda i consumatori domestici il divario dei prezzi (al lordo delle imposte) con le medie europee risulta pari al -13% rispetto alla media dell’Unione europea, per la prima classe di consumo (1000-2.500 kWh/annui): i prezzi lordi italiani risultano nettamente inferiori a quelli della Germania (-39%) e della Spagna (-25%), ma superiori del 3% a quelli del Regno Unito e del 6% a quelli della Francia. Per la classe di consumo 2.500-5.000 kWh/a i prezzi lordi sono superiori rispetto alla media dell’Unione europea ( 11,6%); il differenziale si è però ridotto del 54% nel periodo 2008 – 2011. Il differenziale è molto elevato con la Francia ( 44%) e il Regno Unito ( 34%) ed è più contenuto con la Spagna ( 8,5%), mentre risulta positivo il posizionamento rispetto alla Germania (-20%).
Per quanto riguarda invece le imprese i prezzi sono più elevati per l’energia elettrica con differenziali compresi tra il 15% e il 27%, che al lordo delle imposte variano dal 21% al 33%. I prezzi netti che vengono applicati  alle imprese italiane con consumi medio piccoli sono circa il 21% più alti rispetto alle medie europee. Il massimo riscontrato è con la Francia con un differenziale del 62%. Invece per la classe dei consumi medio grandi i prezzi sono superiori alle medie europee di circa il 24%.
Gas. Per i consumatori domestici il prezzo, al lordo delle imposte, è generalmente più elevato per tutte le classi di consumo, con differenziali dal 9% al 30% rispetto alla media europea. Per i consumatori industriali, ad eccezione dei clienti piccoli (consumi fino a 26.000 m3 /a) i prezzi sono significativamente inferiori alle medie europee (tra il –3 e il –19% al lordo delle imposte).
Per i clienti sottoposti al regime di maggior tutela, l’Autorità aggiorna trimestralmente le condizioni economiche di riferimento per l’energia elettrica, basandosi sui prezzi dell’energia all’ingrosso, sul costo di approvvigionamento dell’Acquirente unico e sulla base delle stime di fabbisogno. Il prezzo determinato sulla base di questi parametri, riduce le oscillazioni dei prezzi all’ingrosso poiché prevede la stima del costo medio di approvvigionamento e permette agli operatori sul mercato di proporre offerte concorrenziali. Per il quarto trimestre 2012, il corrispettivo per la fornitura nell’ambito del servizio di maggior tutela per la famiglia-tipo (2.700 kWh di consumo annuo con 3 kW di potenza impegnata) è stato fissato in 19,403 €cent/kWh, con un aumento dell’1,4% rispetto al trimestre precedente.
Per l’impiego delle fonti rinnovabili,  sulla base dei DM approvati recentemente,  è emerso l’intento di raggiungere nel 2020 un obiettivo superiore rispetto ai precedenti. Gli incentivi per le fonti rinnovabili hanno però determinato un forte aumento degli oneri posti a carico dei consumatori. Proprio per questo l’Autorità  sta avviando un percorso che ha l’obiettivo di evitare improvvisi aumenti nelle bollette a carico degli utenti finali, distribuendo gli oneri nel corso degli anni.
Sulla base del decreto interministeriale del 28 dicembre 2007 l’Autorità ha definito le modalità di applicazione del bonus elettrico. Questa agevolazione è rivolta ai soggetti più bisognosi e per gli ammalati che necessitano di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita, con un risparmio di circa il 20% sulla bolletta dell’elettricità. Il bonus è rivolto inoltre alle famiglie in disagio economico individuate sulla base dell’ISEE con limite di 7.500 e di 20.000 per quei nuclei familiari con più di tre figli a carico. Questa agevolazione è attiva da gennaio 2009 e ad oggi sono state riconosciute agevolazioni alle famiglie per un totale di circa 1.927.241, di cui 20.076 per disagio fisico. Gli oneri che derivano da questa agevolazione vengono recuperati tramite una componente (detta As) che incide per lo 0,04% sul totale del prezzo dell’energia elettrica.
Anche per il settore del gas naturale, gli aggiornamenti trimestrali da parte dell’Autorità sono determinati in base agli andamenti del prezzo del petrolio e al cambio dollaro/euro. In base all’applicazione del nuovo metodo di aggiornamento della cosiddetta QE (quota energia) 3 sono stati evitati aumenti dell’1,7% . E’ stata inoltre prevista una ulteriore riforma della QE che entrerà in vigore a partire dai primi mesi del 2013 per garantire ribassi di prezzo per le forniture di gas. Nel quarto trimestre 2012, le condizioni economiche di riferimento di una famiglia tipo (con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 metri cubi) prevedono un prezzo del gas pari a 91,24 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse, con una spesa media annua di circa 1.277 euro l’anno.
Per le famiglie economicamente svantaggiate è stata prevista una agevolazione per la fornitura di gas (bonus gas) volta a garantire un risparmio del 15% sulla bolletta. Il bonus è previsto per forniture ad uso domestico e differenziato in base alla numerosità della famiglia che ne fa richiesta. Le istanze devono essere presentate al proprio Comune di residenza che, a sua volta, inoltra i dati essenziali al distributore di gas competente per territorio. Il bonus gas è attivo da gennaio 2010, con valore retroattivo per tutto il 2009 per le istanze presentate entro il 30 aprile 2010. Attualmente, il numero di famiglie con agevolazione in corso è pari a 587.453. Complessivamente, il controvalore erogato per il bonus gas risulta di circa 200 milioni di euro. Le istanze per la richiesta del bonus devono essere presentate presso il proprio comune di residenza. Ad usufruire di questa agevolazione sono ad oggi 587.453 famiglie con bonus erogati per il valore di circa 200 milioni di euro.
 

Ottobre 2012



1 Cfr. documento 411/2012/l/COM
2 Nel resto d’Europa, invece, i prezzi risultano decrescenti al crescere del consumo.
3 Vedi delibera dell’Autorità 263/2012/R/gas