La pubblicità ingannevole dei bracciali e delle collanine della Power Balance

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Confermate da Tar e Consiglio di Stato le sanzioni deliberate dall’Antitrust

 

Il 22 dicembre 2010 l’Autorità garante della concorrenza ha esaminato l’ampia campagna pubblicitaria dei bracciali e delle collanine con il marchio Power Balance, con la quale sono stati enfatizzati gli effetti positivi sulla persona che indossa tali articoli in termini di aumento di equilibrio, forza fisica, flessibilità, resistenza 1.

Ecco alcune espressioni utilizzata per promuovere il prodotto: “Power balance è il sistema energetico più avanzato disponibile oggi nel mondo. E’ un amplificatore naturale di energia che sintonizza immediatamente il tuo corpo per avere grandi prestazioni… Sono tante le caratteristiche benefiche che studiosi e dottori hanno riscontrato nell’utilizzo del Power Balance… A noi ha incuriosito, lo abbiamo testato e il risultato ci ha colpito… Indossando il Power Balance si nota immediatamente che AUMENTA equilibrio, energia, forza, resistenza, concentrazione, flessibilità, rilassamento; RIDUCE stress, dolori cronici, mal d’auto, mal di mare ..e altro… risultati garantiti… IMMEDIATAMENTE… Power Balance è una storia entusiasmante, la storia di una tecnologia rivoluzionaria che ha conquistato il mercato mondiale in brevissimo tempo grazie solo alle testimonianze dirette della sua efficacia”.

L’Antitrust, sulla base anche del parere espresso dall’Istituto superiore di sanità, ha contestato l’assenza di studi scientificamente validi in grado di provare l’efficacia dei prodotti in questione. Per questi motivi ha deliberato una sanzione di 300.000 euro per la Power Balance Italy (società che importa in Italia questi articoli) e di 50.000 euro per la Sport Town (rivenditore autorizzato). Inoltre ha disposto la pubblicazione di una rettifica sui siti delle due società e attraverso ripetute inserzioni su alcuni importanti quotidiani del seguente tenore “I messaggi lasciano intendere che mediante l’uso dei prodotti Power Balance i consumatori possano ottenere un aumento dell’equilibrio, della forza e della resistenza fisica. In realtà gli effetti vantati nei messaggi non corrispondono alla realtà in quanto non sono supportati da alcuna documentazione scientifica”.

 

Il Tar del Lazio ed il Consiglio di Stato 2 hanno respinto i ricorsi presentati dalla Power Balance Italy con riferimento sia all'ingannevolezza delle affermazioni contenute nei messaggi pubblicitari sia all’entità della sanzione: a quest’ultimo riguardo il giudice amministrativo sottolinea l’inadeguatezza dei comportamenti della società che aveva sì modificato le confezioni del prodotto dopo l’apertura del procedimento, senza però cambiare i contenuti del sito internet né ritirare le confezioni dei prodotti in lingua inglese. Il Tar ha altresì ribadito la correttezza della decisione dell’Agcm in merito alla dichiarazione rettificativa 3, limitandosi a modificare in parte i contenuti di tale rettifica: secondo il giudice va eliminata l’espressione “non corrispondono al vero”, cosicchè la parte finale del testo dovrà essere così riformulata: ”In realtà gli effetti vantati nei messaggi non sono supportati da alcuna documentazione scientifica”. Le argomentazioni del Tar sono state condivise dal Consiglio di Stato, il quale sottolinea, in particolare, l’importanza dello strumento della rettifica, volto ad impedire che le pratiche commerciali scorrette continuino a produrre effetti in futuro: nel caso in esame, pur essendo cessata la vendita dei braccialetti, resta comunque valida l’esigenza di contrastare messaggi pubblicitari in grado di penetrare nell’immaginario di certe fasce della popolazione.  

11 gennaio 2011 (aggiornamento del 18 gennaio 2012)




1 Vedi il procedimento PS6307, provvedimento n. 21956, pubblicato sul Bollettino dell’Agcm n. 50/2010.
2 Cfr. sentenza del Tar n. 4909 del 2011 e la sentenza n. 176 del 2012 del CdS.
3 Solo su questo specifico aspetto l’ordinanza n. 701 del 2011 dello stesso Tar aveva accolto in prima istanza la richiesta di sospensiva presentata dalla Power Balance, in attesa di una decisione nel merito.