Analisi degli elementi chiave del documento approvato dal Governo
A oltre vent’anni dall’ultimo Piano Energetico Nazionale, questo documento di programmazione e indirizzo era molto atteso dal settore.Le azioni proposte nella strategia energetica 1 – che ha due riferimenti temporali: 2020 e 2050 – puntano a far sì che l’energia non rappresenti più per il nostro Paese un fattore economico di svantaggio competitivo e di appesantimento del bilancio familiare.
Come risultati della SEN ci si attende infatti innanzitutto un importante beneficio economico, stimabile in circa 9 miliardi di €/anno sulle bollette elettriche e gas. Significativa riduzione dei costi energetici e progressivo allineamento dei prezzi all’ingrosso ai livelli europei. Inoltre la SEN si prefigge il superamento degli impegni ambientali europei al 2020 e la riduzione assoluta dei consumi primari – grazie all’Efficienza Energetica – nonché la diminuzione della dipendenza da combustibili fossili a beneficio delle Rinnovabili.
Le scelte di politica energetica sono orientate al raggiungimento di 4 obiettivi principali, sia per il 2020 che, con una prospettiva di più lungo periodo, per il 2050:
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competitività: ridurre significativamente il gap di costo dell’energia per i consumatori e le imprese, con un graduale allineamento ai prezzi europei . E’ stata ottenuta una migliore quantificazione dei costi e benefici economici della strategia per il Sistema, in particolare per i settori elettrico e gas;
2. crescita: favorire la crescita economica sostenibile attraverso lo sviluppo del settore energetico grazie ai circa 170-180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, sia nella green e white economy (rinnovabili e efficienza energetica), sia nei settori tradizionali (reti elettriche e gas, rigassificatori, stoccaggi, sviluppo idrocarburi). Si tratta di investimenti privati, solo in parte supportati da incentivi;
3. ambiente: superare gli obiettivi ambientali definiti dal ‘Pacchetto 20-20-20’ tracciando un percorso che consenta al contempo di migliorare fortemente gli standard ambientali e assumere un ruolo guida nella ‘Roadmap 2050’ di decarbonizzazione europea;
4. sicurezza: rafforzare la nostra sicurezza di approvvigionamento, soprattutto nel settore gas, e ridurre la dipendenza dall’estero grazie ai consistenti investimenti attesi nel settore. Si prevede una riduzione della fattura energetica estera di circa 14 miliardi di euro l’anno (rispetto ai 62 miliardi attuali, con la riduzione dall’84% al 67% della dipendenza dall’estero.
Nel raggiungere questi obiettivi sono state identificate 7 priorità con obiettivi concreti, supportati dall’investimento in ricerca, sviluppo e innovazione:
1. efficienza energetica comestrumento ideale per perseguire tutti gli obiettivi sopra menzionati e su cui il potenziale di miglioramento è ancora significativo;.
2. sviluppo mercato competitivo integrato con l’Europa e con prezzi ad essa allineati, e con l’opportunità di diventare il principale Hub sud-europeo;
3. sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, per le quali si intende superare gli obiettivi europei (‘20-20-20’), contenendo al contempo l’onere in bolletta.Lo sviluppo di un mercato elettrico pienamente integrato con quello europeo, efficiente (con prezzi competitivi con l’Europa) e con la graduale integrazione della produzione rinnovabile.La ristrutturazione del settore della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti, verso un assetto più sostenibile.E’ stata definita anche una più precisa descrizione delle misure di accompagnamento alla cosiddetta grid parity delle Rinnovabili elettriche (segnatamente del Fotovoltaico), una volta terminato il sistema incentivante attuale;
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produzione sostenibile di idrocarburi nazionali con importanti benefici economici e di occupazione e nel rispetto dei più elevati standard internazionali in termini di sicurezza e tutela ambientale;
5. sviluppo dell’infrastruttura e del mercato elettrico;
6. ristrutturazione della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti;
7. modernizzazione del sistema di governance con l’obiettivo di rendere più efficaci e più efficienti i nostro processi decisionali.
In aggiunta a queste priorità il documento propone azioni d’intervento per le attività di ricerca e sviluppo tecnologico, funzionali in particolare allo sviluppo dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e all’uso sostenibile di combustibili fossili.
La Strategia Energetica Nazionale è stata il frutto di un ampio processo di consultazione pubblica, con il confronto di tutte le istituzioni rilevanti (vedi i pareri dell’Antitrust e dell’Autorità per l’energia elettrica ) ed anche delle associazioni di consumatori . Rispetto al documento posto in consultazione ad ottobre, sono stati recepiti numerosi contributi.