In calo matrimoni: sempre più coppie rinunciano a nozze

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COMUNICATO STAMPA

22 novembre 2024

 

 

Istat, in calo matrimoni, -6,7% nel 2024, Assoutenti: sempre più coppie rinunciano a nozze, costi elevati e in continua crescita (+5%)

 

4 miliardi di euro il giro d’affari dei matrimoni in Italia. 21.700 euro il costo medio delle nozze

 

 

Il forte calo nel numero di matrimoni in Italia è da attribuirsi principalmente agli elevati costi delle nozze in Italia, con i prezzi di tutte le varie voci legate all’evento che hanno registrato negli ultimi anni un sostanzioso aumento, al punto che il giro d’affari dei matrimoni ha raggiunto nel nostro paese quota 4 miliardi di euro. Lo afferma Assoutenti, commentando i dati Istat diffusi oggi.

Il costo medio di un matrimonio in Italia si aggira attorno ai 21.700 euro, viaggio di nozze escluso – analizza Assoutenti – Per la chiesa dove celebrare il rito religioso è prevista una offerta da parte degli sposi, in media di circa 300 euro, mentre le sale comunali per i riti civili hanno tariffe stabilite dalle amministrazioni locali ma comunque contenute. La vera batosta arriva per il ricevimento di nozze, con ville e location il cui costo varia tra i 1.000 e i 10mila euro, a seconda dell’esclusività del luogo. Per il pranzo o la cena di nozze la spesa varia in media tra i 100 e i 200 euro a ospite, ma non sempre la torta nuziale è inclusa. Per il servizio fotografico, sempre più sofisticato con il ricorso a droni che riprendono le varie fasi delle nozze, la spesa va da mille a 5mila euro, mentre per l’intrattenimento musicale si spendono dagli 800 ai 3mila euro. L’abito dello sposo costa tra i 600 e i 2mila euro circa, quello della sposa in media da 1.500 a 5mila euro circa. Per parrucchiere, truccatore, estetista la spesa media va dai 1.000 ai 2.000 euro

“Sempre più coppie rinunciano a sposarsi perché non possono permettersi gli elevati costi del matrimonio – afferma il presidente Gabriele Melluso – Un vero e proprio business che vale circa 4 miliardi di euro annui in Italia, e che ha visto nell’ultimo anno i listini crescere in media del 5%”.