In aumento i prezzi dell’RC auto per gli assicurati di sesso femminile mentre si accentua il divario tra aree geografiche

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 E’ quanto emerge dall’ultima indagine trimestrale IVASS condotta su alcuni profili standard di soggetti assicurati

Sono disponibili sul sito dell’IVASS i risultati al 1° gennaio 2013 dell’indagine trimestrale sui prezzi delle polizze RC Auto, che  l’Istituto di  vigilanza realizza in riferimento a 11 tipologie di soggetti assicurati.

I profili campione sono stati individuati sulla base dei criteri utili ai fini degli adempimenti assegnati all’Autorità dall’art. 136 del Codice delle Assicurazioni che focalizza l’analisi dei prezzi r.c.a. su particolari categorie di assicurati, zone geografiche e sul sistema bonus malus, per monitorare nel tempo  anche l’andamento degli sconti localizzati nelle diverse aree geografiche. Ad alcuni profili-tipo di genere maschile sono affiancati gli speculari profili di genere femminile. La rilevazione al 1° gennaio 2013 è la prima dopo il recepimento da parte del mercato italiano della sentenza della Corte di Giustizia Europea del marzo 2011 in materia di parità di trattamento tra uomo e donna nell’accesso ai servizi assicurativi. A partire dal 21 dicembre 2012, infatti, non vi possono più essere differenze nei premi e nelle prestazioni dei contratti assicurativi dovute al genere. I dati consentono, pertanto, di apprezzare gli effetti di tale sentenza, che ha essenzialmente comportato, rispettivamente per gli assicurati di sesso femminile e maschile, incrementi e decrementi dei prezzi medi, variabili con i profili e le provincie oggetto di indagine.

Per ciascuno dei 21 capoluoghi di provincia che compongono il campione oggetto di indagine, sono rilevati, in riferimento a ciascun assicurato-tipo:

·         i prezzi medi di listino, intesi come media aritmetica dei prezzi praticati dalle imprese in ogni singola provincia. A livello nazionale è indicata la media aritmetica dei 21 capoluoghi rilevati;

·         i prezzi medi corrisposti  ovvero i prezzi medi di listino ponderati con la quota di mercato r.c.a. delle imprese presenti. I prezzi medi di listino, così ponderati, rappresentano una proxy dei prezzi medi “effettivamente pagati” dagli assicurati-tipo.

Per ciascuno dei due indicatori di prezzo sono  forniti sia i valori assoluti, sia le variazioni percentuali annue. Tenuto conto dell’avvenuta parificazione tariffaria per genere, nel periodo gennaio 2012 – gennaio 2013, i prezzi di listino medi nazionali hanno subìto notevoli variazioni comprese tra -5,7% (per il profilo tariffario 1, relativo ad un diciottenne di sesso maschile, con autovettura di 1.300 cc. alimentata a benzina, in classe Bonus-Malus di ingresso C.U. 14, massimale minimo di legge) e 16,2% (per il profilo tariffario 5, relativo ad un diciottenne di sesso femminile, con autovettura di 1.300 cc. alimentata a benzina, in classe Bonus-Malus di ingresso, C.U. 14, massimale minimo di legge). Anche la stima dei prezzi medi “pagati” (prezzi di listino ponderati con la quota di mercato di ogni impresa) evidenzia variazioni significative comprese tra -6,6% (per il profilo tariffario 1, relativo ad un diciottenne di sesso maschile, con autovettura di 1.300 cc. alimentata a benzina, in classe Bonus-Malus di C.U. 14, massimale minimo di legge) e 13,5% (per il profilo tariffario 5, relativo ad un diciottenne di sesso femminile, con autovettura di 1300 cc. alimentata a benzina, in classe Bonus-Malus di C.U. 14, massimale minimo di legge).

Per le autovetture, nel 2012, gli aumenti delle tariffe sono risultati particolarmente penalizzanti per le donne ed i giovani. Ad esempio, un assicurato diciottenne di sesso femminile con un’autovettura di piccola cilindrata in classe B/M d’ingresso ha visto il premio medio aumentare a Campobasso del 26% (giungendo così a 2.195€) e a Potenza del 24% (2.392€). Sul territorio si accresce la già forte differenziazione tra regioni settentrionali e regioni meridionali: gli incrementi, nonché i prezzi medi di listino assoluti, risultano più elevati nel blocco delle province meridionali e più contenuti nelle province settentrionali.

Riguardo alle “due ruote”, per i motocicli con cilindrata di 200 cc, i prezzi nazionali medi di listino hanno subìto incrementi del 10,2% per gli uomini e del 8,2% per le donne quarantenni in classe B/M di C.U. 4. I diciottenni con ciclomotori in classe B/M d’ingresso hanno visto le tariffe medie nazionali per gli assicurati di sesso maschile sostanzialmente stabili ( 1,2%), mentre quelle degli assicurati di sesso femminile hanno registrato un 12,4%. Sul territorio, le tariffe medie praticate alle diciottenni che guidano un ciclomotore assicurato in classe B/M d’ingresso, aumentano del 19% a Cagliari (738€) e del 18% a Campobasso (398€). Anche il quarantenne di sesso maschile con motociclo di 200 cc in classe B/M di C.U. 4 vede la propria tariffa media aumentare del 15% a Napoli (1,033€) e del 14% a Palermo (577€).