I 7,5 miliardi di euro che il Governo dovrebbe mettere in campo con il nuovo decreto contro il caro-bollette sono uno stanziamento insufficiente, inadatto a risolvere il dramma che in questi giorni stanno vivendo famiglie e imprese.
Lo afferma Assoutenti, commentando le misure che dovrebbero essere approvate nel Cdm odierno.
“7,5 miliardi di euro sono pochi, e non risolveranno l’emergenza che sta impoverendo oggi imprese e famiglie – spiega il presidente Furio Truzzi – Oltre agli effetti diretti del caro-bollette, i maggiori costi energetici stanno producendo rincari a cascata nei prezzi al dettaglio, con ricadute complessive per 38,5 miliardi di euro sui consumatori”.
“Confidiamo che il Cdm non proceda alla tassazione degli extra-profitti delle società energetiche ma li utilizzi per dimezzare le bollette introducendo la tariffa decennale concordata, senza “scippare” per decreto fondi alle aziende produttrici ma anticipando subito risorse per fermare l’emorragia, da restituire poi nei prossimi anni, quando i prezzi si saranno nuovamente abbassati – aggiunge Truzzi – Infine riteniamo una “bufala” l’idea che la bolletta si abbassi con l’aumento della produzione di gas nazionale (possibile solo tra un anno) se non cambia il sistema di prezzo marginale attualmente in vigore, considerando che già oggi i 4 miliardi di metri cubi prodotti generano extraprofitti sul gas siberiano. Soldi che abbiamo stimato in circa 800 milioni e che non sono stati utilizzati per ridurre i costi ai consumatori ma distribuiti come utili agli azionisti”.