Le misure governative sugli extra-profitti delle banche si sono dimostrate inefficaci, secondo Assoutenti. Il Ministro dell’Economia Giorgetti ha confermato che lo Stato non ha raccolto alcun gettito dalla tassa sugli extra-profitti, poiché le banche hanno utilizzato una clausola per destinare tali importi a riserva. Nonostante un rafforzamento di capitale di 4,5 miliardi di euro per il settore bancario, non ci sono stati benefici per cittadini e aziende, con i prestiti in calo del 2,6% a marzo. Assoutenti chiede ora che le risorse accumulate vengano utilizzate per aumentare i tassi attivi dei depositi, incrementare il credito al consumo e ridurre i tassi sui mutui.
COMUNICATO STAMPA
10 maggio 2024
Banche, Assoutenti: su extra-profitti è flop totale. Nessun istituto ha versato tassa e da aumenti di capitale nessun beneficio per cittadini
Prestiti bancari continuano a scendere: a marzo -2,6% su anno. Risorse siano usate per ridurre tassi su mutui e aumentare interessi sui depositi
Le disposizioni sugli extra-profitti delle banche si sono purtroppo rivelate un flop totale, con i cittadini che non hanno goduto di alcun beneficio. Lo afferma Assoutenti, che ricorda come lo stesso ministro dell’economia Giorgetti, solo pochi giorni fa, abbia ammesso che lo Stato non ha raccolto alcun gettito dalla tassa sugli extraprofitti delle banche, con gli istituti di credito che si sono avvalsi della facoltà offerta dal Governo hanno di destinare a riserva un valore pari a 2,5 volte l’ammontare della tassa straordinaria. “A fronte di un rafforzamento di capitale di almeno 4,5 miliardi per il settore bancario, che nelle intenzioni del governo sarebbe dovuto servire per incrementare il credito, cittadini e aziende non hanno registrato alcun beneficio – denuncia il presidente onorario di Assoutenti,Furio Truzzi – I prestiti alle famiglie e alle imprese, anziché salire, sono diminuiti, registrando a marzo una flessione del -2,6% su base annua, andamento negativo analogo a quello di febbraio (-2,5%), gennaio (-2,9%) e dicembre(-2,5%), in base ai dati dell’Abi”.“La strada del forte aumento di capitale scelta dalle banche per evitare di versare la tassa sugli extra-profitti ci fa chiedere a gran voce che tali risorse siano ora utilizzate dagli istituti per aumentare i tassi attivi dei depositi bancari, il volume del credito al consumo e per ridurre i tassi di interesse sui mutui accesi dagli italiani” – conclude Truzzi.