COMUNICATO STAMPA
22 giugno 2024
Bollette, Assoutenti: a maggio meno di 14mila utenti rientrati nel regime di maggior tutela. Fallisce la campagna di informazione sulla fine del mercato tutelato
Su mercato libero tariffe luce mediamente più alte del 47,7% rispetto al tutelato. Per offerte a prezzo fisso bolletta più cara di 297 euro all’anno
La campagna informativa sulla fine del mercato tutelato dell’energia elettrica si conferma un flop, e a dirlo sono i numeri forniti nei giorni scorsi da Arera alle associazioni dei consumatori. Lo afferma Assoutenti, che svela oggi l’andamento del mercato nel settore della luce.
Dal prossimo 1 luglio per i clienti non vulnerabili il regime di maggior tutela sarà sostituito dal Servizio a Tutele Graduali che, grazie alle aste condotte da Acquirente Unico, consentirà risparmi medi in bolletta da circa 131 euro annui a famiglia – spiega Assoutenti – I consumatori già passati al mercato libero possono, entro il 30 giugno, rientrare nel mercato tutelato per godere di tale vantaggio economico, ma in pochi lo sanno: i numeri forniti da Arera, infatti, certificano come a maggio 2024 solo 13.823 utenti abbiano abbandonato il mercato libero per rientrare nel mercato tutelato (7.752 ad aprile, 5.239 a marzo).
Ma il vero paradosso è che ciò accade nonostante il mercato libero sia chiaramente meno conveniente rispetto al tutelato – denuncia Assoutenti – Sempre i dati forniti da Arera certificano che a marzo 2024 la media delle offerte sul mercato libero effettivamente scelte dai consumatori presentava una tariffa pari a 0,33 euro al kWh per i contratti a prezzo fisso e 0,32 euro/kWh per quelli a prezzo variabile, contro 0,22 euro/kWh del mercato tutelato. Tradotto in soldoni, la bolletta media della luce per una famiglia del mercato libero con consumi pari a 2.700 kWh annui si attesta a 891 euro all’anno in caso di prezzo fisso e 864 euro per il prezzo variabile, contro una media di 594 euro annui sul mercato tutelato. Le tariffe sul mercato libero risultano così più care in media del 47,7% rispetto a quelle in vigore sulla maggior tutela, con una maggiore spesa che per i contratti a prezzo fisso sfiora in media i +300 euro annui (+297 euro, per l’esattezza).
“Questi numeri certificano il fallimento della campagna informativa condotta da Acquirente unico sulla fine del mercato tutelato dell’energia e la vittoria del teleselling selvaggio sulla convenienza e sulla concorrenza – denuncia il presidente onorario e responsabile energia di Assoutenti, Furio Truzzi – I consumatori non sanno né che il mercato tutelato è meno caro del libero, né che dal prossimo 1 luglio potranno godere di ulteriori risparmi in bolletta grazie alle tutele graduali: questo perché la campagna informativa è stata del tutto inadeguata, soprattutto a fronte del fenomeno del teleselling selvaggio che si è accentuato negli ultimi mesi. Gli stessi operatori dell’energia che gestiranno il Servizio a Tutele Graduali e che sono presenti anche sul mercato libero si sono ben guardati dall’informare i propri clienti circa i vantaggi del nuovo regime, consapevoli che i profitti garantiti sul libero mercato sono sensibilmente più alti di quelli che proverranno dal nuovo regime che scatterà a luglio. Mancano oramai pochissimi giorni per poter rientrare nella maggior tutela: se non viene concessa la proroga che abbiamo chiesto per la fine del mercato tutelato, occorre subito una norma che consenta a chi è nel mercato libero di entrare in modo diretto nel servizio a tutele graduali, anche dopo la data del 30 giugno” – conclude Truzzi.