A cura di Codacons Lazio,
L’ Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), il 4 gennaio ha approvato il nuovo Testo Integrato sull’Autoconsumo Diffuso per edifici, condomini e comunità energetiche (https://www.arera.it/allegati/docs/22/727-22alla.pdf ), la cui applicazione è prevista per il 1° marzo prossimo, in concomitanza con il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) sui nuovi incentivi statali per il passaggio alle fonti rinnovabili .
Il provvedimento va a completare un quadro regolatorio, in applicazione alla disciplina transitoria vigente dal 2020, e in attuazione dei decreti legislativi 199/21 e 210/21, relativamente alla valorizzazione dell’autoconsumo.
Il TIAD va infatti a regolamentare tutti i sistemi per l’autoconsumo diffuso, come i gruppi che agiscono in edifici e in condomini e che superano i 200 kW di energia, fornendo il quadro generale delle regole che contribuiranno a rispondere alle sfide della transizione energetica grazie alla diffusione degli impianti fotovoltaici e di conseguenza alla riduzione della spesa energetica per i consumatori. Dal 1°marzo le configurazioni per l’autoconsumo collettivo, ossia l’insieme di almeno due autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente in virtù di un accordo privato e che si trovano nello stesso condominio o edificio, e le comunità energetiche già esistenti confluiranno nel TIAD.
Il fatto di confluire nel testo unico non cambia lo stato in essere delle due realtà, ma consentirà alle comunità energetiche di estendersi all’interno di un’area più vasta e di includere anche impianti di potenza superiore a 200 kW, ad oggi esclusi dalla normativa in materia di autoconsumo e suscettibili di essere gravati dalla tassa sugli extraprofitti. I consumatori, ma non solo, oggi potranno unirsi e associarsi tra di loro, con esercenti o
amministrazioni, per produrre e condividere l’elettricità necessaria al proprio fabbisogno grazie al
fotovoltaico, ad esempio.
Un’opportunità che viene remunerata dal GSE, Gestore Servizi Energetici, a seguito dell’accesso al servizio di valorizzazione e incentivazione. E se da un lato il Gestore ha provveduto a definire le regole tecniche per l’accesso ai contributi, dall’altro l’ARERA ha curato le modalità procedurali e di erogazione del servizio, compresi gli adempimenti in capo al GSE. Tutta la regolamentazione al riguardo, è confluita appunto nel TIAD, che definisce il tipo di configurazioni, intese come impianti, ammissibili e per ognuna di esse i requisiti per accedere al servizio di valorizzazione da parte del GSE. Il TIAD è quindi rivolto ai gruppi di autoconsumo e comunità energetica, che agiscono appunto collettivamente.
Per poter accedere al servizio, i producer, ossia i consumatori che producono energia grazie al servizio di autoconsumo, devono essere titolari almeno di un punto di connessione all’interno dell’edificio o del condominio e devono agire collettivamente. La partecipazione alla configurazione prevista dal TIAD è aperta a tutti i consumatori, compresi quelli appartenenti a famiglie a basso reddito o vulnerabili a patto che i punti di connessione siano ubicati nella stessa zona di mercato (lo stesso quartiere o isolato a seconda della potenza dell’impianto e quindi della grandezza del gruppo di autoconsumo).
L’energia elettrica immessa ai fini della condivisione deve essere prodotta da impianti entrati in esercizio successivamente al 15 dicembre 2021 o da impianti precedenti ma con una potenza totale non superiore al limite del 30% della potenza complessiva che fa capo al gruppo di autoconsumo. E’ possibile quindi creare delle comunità energetiche dei cittadini, finalizzate ad offrire ai propri membri benefici ambientali, economici a livello di comunità anziché perseguire profitti finanziari come accade per i grandi fornitori di energia rinnovabile. Il TIAD, inoltre, permette a tutti i clienti finali, appartenenti ai gruppi di autoconsumo o alle comunità energetiche, di scegliere liberamente il proprio fornitore di energia, indipendentemente dai rapporti legati all’autoconsumo.
I gruppi di autoconsumo, le comunità energetiche dei cittadini e le comunità energetiche rinnovabili, rappresentano una grossa opportunità, non solo per gli aumenti esponenziali dei costi dell’energia a cui non solo i cittadini, ma anche le imprese e le amministrazioni locali sono state sottoposte negli ultimi mesi, mentre grazie a queste modalità di autoproduzione di energia si possono pressoché azzerare i costi, ma anche dal punto di vista ambientale, con la riduzione costante di Co2 nell’ambiente. E’ infatti di fondamentale importanza riflettere sulla fatto che l’implementazione dei gruppi di autoconsumo e delle comunità energetiche su tutto il territorio
nazionale potrebbe contribuire sensibilmente alla riqualificazione ambientale del territorio, e alla valorizzazione anche degli immobili che così evolverebbero la loro funzione, non assolvendo più solamente alla funziona abitativa o a quella di investimento rifugio per eccellenza, ma diventando fonte di ricchezza, di autonomia e di efficienza energetica. Il cittadino che vuole aderire ad un gruppo di autoconsumo o ad una comunità energetica nel proprio quartiere e paese può contattare il GSE o visitare la pagina dedicata sul sito del Gestore.