I provvedimenti riguardano TeleTu, BT Italia e Vodafone
Nella giornata di oggi, l’Autorità garante delle comunicazioni ha reso noti tre provvedimenti assunti nel mese di dicembre nei confronti di TeleTu, BT Italia e Vodafone.
Il primo caso riguarda il tardivo adempimento ad una delibera dell’Agcom dell’aprile 2011, con la quale si riconosceva ad un cliente Teletu un indennizzo complessivo di circa 600 euro. Nonostante la società avesse ricevuto formale notifica del provvedimento, il pagamento di quanto dovuto è avvenuto solo a settembre del 2012, dopo cioè l’apertura di un procedimento per inottemperanza avviato su segnalazione del diretto interessato. Per questi motivi l’AGCom ha deliberato una sanzione di 120.000 euro 1.
Nel secondo caso, l’Autorità contesta a BT Italia di aver disatteso una regolare e motivata richiesta di recesso di un contratto, stipulato fuori dei locali commerciali tramite una società incaricata da BT Italia, continuando ad emettere fatture a carico dell’utente per 9 mesi, ed ostacolando il diritto dell’utente stesso di attivare un contrato con diverso gestore. In conclusione, l’Autorità ha deliberato una sanzione di 58.000 euro, che tiene conto anche del fatto che dopo l’apertura del nuovo procedimento la società ha provveduto al rimborso o allo storno delle fatture emesse 2.
La terza vicenda ha per oggetto l’accoglimento parziale delle richieste di indennizzo avanzate dalla società Natura Nostra nei confronti di Vodafone, a seguito di un contenzioso che ha avuto origine nel 2010. Da un lato, infatti, l’Agcom ha affermato l’illegittimità della sospensione del servizio di alcune utenze (con perdita della numerazione) nonostante fosse un corso una procedura di conciliazione e dell’emissione di fatture dopo la sospensione del servizio. Al contrario, non sono state ritenute valide le altre richieste inerenti la mancata risposta ai reclami e gli ostacoli alla migrazione ad un diverso operatore. In conclusione, rispetto all’importo delle fatture esigibili da Vodafone, pari a 14.486 euro, Italia Nostra dovrà limitarsi a versare la somma di 2.486 euro 3.
23 gennaio 2013