Sintesi dei provvedimenti adottati dall’AGCom il 10 e 16 gennaio 2013 riguardanti BT Italia, Wind e Tiscali
Il 30 gennaio 2013 l’Autorità garante delle comunicazioni ha pubblicato sul suo sito alcune delibere della Commissione infrastrutture e reti, relative a controversie tra operatori telefonici ed utenti (cittadini o imprese). Sintetizziamo qui di seguito gli aspetti più significativi.
Bollette eccessive. Un utente contestava la fatturazione del servizio internet, da parte di BT Italia, a partire dal 2007, in misura doppia rispetto a quanto dovuto. Nonostante i numerosi reclami, la società continuava ad emettere fatture sovrastimate fino a dicembre 2011, anche dopo la richiesta di risoluzione del contratto avanzata dall’utente, con importi sempre prelevati a mezzo R.I.D. bancario. Solo in data 14 agosto 2012 veniva emessa una nota di credito senza però che la somma venisse accreditata. L’AGCom ha deliberato la restituzione dell’intera somma indebitamente addebitata, oltre alle spese di conciliazione 1. In un altro caso, un utente lamentava la fatturazione arbitraria dell’importo complessivo di euro 3.103,59 addebitato a titolo di traffico dati roaming dalla società Wind, contestando anche di aver mai autorizzato l’effettuazione di traffico extra soglia eccedente 50,00 euro; secondo l’AGCom, Wind non ha dimostrato la correttezza degli addebiti contestati; inoltre non ha consentito all’utente la possibilità di controllare in dettaglio la propria spesa telefonica, avvalendosi anche di strumenti di verifica successivi all’emissione della bolletta,. Per queste ragioni è stato deciso lo storno dell’intero importo 2.
Fatture indebite. Un'altra vicenda riguarda la mancata erogazione del servizio voce e del servizio Adsl, prima, ed il malfunzionamento di entrambi i servizi in un periodo successivo. Tiscali non ha addotto alcuna motivazione tecnico-giuridica atta a giustificare tali disservizi e pertanto è stata condannata ad un indennizzo, commisurato ai giorni effettivi di sospensione/malfunzionamento, di circa 1.030 euro oltre a 100 euro per spese di conciliazione 3.
31 gennaio 2013