Sul caro-bollette le associazioni dei consumatori, quelle ambientaliste (tra cui Legambiente, Wwf e Greenpeace) e le organizzazioni dei produttori di energia hanno inviato oggi una formale lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi e ai Ministri dell’Economia e della Transizione Ecologica chiedendo l’immediata apertura di un tavolo di confronto allargato che coinvolga tutte le parti in causa. Ne dà notizia Assoutenti, che rende pubblico il testo dell’appello inviato oggi al Governo, in cui le associazioni bocciano le misure adottate dall’esecutivo attraverso il recente decreto Sostegni.
“Il decreto legge n. 4/2022 (c.d. “Sostegni ter”) approvato dal Consiglio dei Ministri numero 57 del 21 gennaio 2022 prevede, a favore delle imprese, un intervento stimato in 1,7 Miliardi di Euro, volto a contenere l’aumento dei costi dell’energia. Questa norma ha visto la luce senza un’ampia condivisione con i corpi intermedi rappresentativi dei vari settori coinvolti (rappresentanti dei produttori di energia, dei consumatori, delle imprese tecnologiche del settore energetico, e associazioni ambientaliste) e non può essere condivisa dai sottoscrittori del presente documento – scrivono le associazioni nella lettera – Tale norma mette a grave rischio il corretto svolgimento delle dinamiche di mercato e non risolve minimamente la situazione emergenziale in corso che si avvia a generare gravi ripercussioni sul sistema sociale ed economico del Paese.
Tra l’altro un intervento estemporaneo e di complessa attuazione come quello proposto, senza voler entrare nel merito degli eventuali profili di legittimità dello stesso, comunque evidenti, rischia seriamente di non raggiungere l’obiettivo auspicato di introdurre modifiche strutturali al sistema elettrico al fine di favorire la crescita delle fonti rinnovabili in grado di ridurre e stabilizzare i prezzi di borsa, e mette a rischio anche le dinamiche di mercato energetico così come strutturato.
I firmatari sotto elencati ritengono che sia indispensabile l’apertura rapida di un Tavolo di confronto su un tema così importante come quello della attuale crisi energetica del nostro Paese, per il quale si rendono disponibili fin d’ora, finalizzato a definire interventi strutturali che garantiscano nel medio e lungo periodo costi energetici stabili, concorrenziali e quanto più indipendenti dal contesto geopolitico internazionale, nel rispetto degli obiettivi di decarbonizzazione assunti dal nostro Paese”.
IL TESTO DELLA LETTERA INVIATO OGGI E L’ELENCO DEI FIRMATARI