Come chiedere la disdetta di un contratto ad un operatore telefonico: il caso Wind

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L’Agcom accetta gli impegni della società volti a migliorare le informazioni per l’utente e le procedure di trasferimento

 

 Il 30 novembre del 2011 l’Autorità garante delle comunicazioni 1 ha esaminato il caso di alcuni utenti i quali lamentavano il ritardo con cui Wind ha dato seguito alle loro richieste di recesso, dovuto alla incompleta compilazione dei moduli di disdetta: in particolare, non era stata esplicitata la volontà degli utenti di rientrare in Telecom.
La Wind ha presentato una serie di impegni, ulteriormente precisati nel corso del procedimento, che rappresentano, secondo l’Agcm, una risposta idonea a garantire un’adeguata informazione ai consumatori sulle modalità per esercitareil diritto di recesso e a limitare i casi dimancata o ritardata gestione delle richieste. Tali impegni – in parte già attuati da Wind – possono essere così sintetizzati:
pubblicazione sul sito internet del modulo di disdetta con un vademecum informativo, completo anche delle indicazioni sui costi e tempi della procedura; in particolare l’utente deve specificare se vuole cambiare l’operatore oppure far cessare definitivamente il servizio (con conseguente perdita del numero telefonico). Analoghe notizie saranno fornite dal call center Wind;
predisposizione di un software per il puntuale monitoraggio delle richieste di recesso e di misure organizzative per la gestione dei casi critici.
In conclusione, preso atto della positiva risoluzione dei casi sopra citati, l’Autorità ha deliberato la sospensione delle sanzioni in attesa della tempestiva attuazione di tutti gli impegni presentati da Wind.
 

15 gennaio 2012




1 Vedi delibera n. 654/11/Cons.