Caro-pasta: ecco il dossier presentato al Mimit

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Clicca il bottone per scaricare il Dossier Inflazione – Scelte di consumo realizzato da Assoutenti.

Con la presente ricerca, si è inteso approfondire le dinamiche e gli effetti correlati dell’inflazione, nello specifico come questa abbia influenzato le scelte di consumo delle famiglie italiane.

Qui di seguito puoi scaricare i Comunicati Stampa diffusi da Assoutenti relativi al caro spesa e inflazione nel periodo compreso tra Aprile 2021 e Maggio 2023.

COMUNICATO STAMPA

11 maggio 2023

 

 

Caro-pasta, Assoutenti: ecco il dossier che sarà presentato oggi al Mimit

 

Calo energetici non si riflette sui prezzi degli alimentari. Italiani tagliano consumi di carne, arance, pesce, oli e alcolici

 

Associazione propone osservatori locali sui prezzi in grado di intercettare con immediatezza anomalie dei listini e paniere per beni di prima necessità

Nel corso della riunione della Commissione di allerta rapida sui prezzi in tema di caro-pasta convocata oggi dal Mimit, Assoutenti presenterà un dossier che evidenzia alcune gravi storture sul fronte dei listini al dettaglio in Italia.

Il documento elaborato dall’associazione dimostra, ad esempio, la totale asimmetria tra l’andamento dei beni energetici e quello dei beni alimentari, prodotti che continuano a registrare rincari record a danno di milioni di famiglie.

Per quanto l’aumento dei costi energetici abbia avviato il suo percorso ad inizio 2021, raggiungendo picchi elevati fin da subito, l’effetto sul mercato alimentare si è iniziato timidamente a manifestare solo a partire da giugno 2021, con una crescita costante solo a partire dal dicembre 2021 – analizza nel suo dossier Assoutenti – Nell’aprile 2022 la curva dei beni energetici ha iniziato a subire delle inflessioni fino all’ottobre 2022 in cui c’è stata una totale inversione di tendenza verso il basso. A tale mutazione però, non è seguita la medesima discesa dei prezzi di generi alimentari, i quali hanno visto il loro prezzo aumentare costantemente. Crescita che perdura ancora oggi. Escludendo la volontà della filiera di recuperare quanto perso rifacendosi anche con gli interessi sulle tasche del consumatore, non si comprende l’asincronia avvenuta. Per tali ragioni, si ritiene che tale andamento sia necessariamente approfondito e chiarito.

Lo studio di Assoutenti rileva poi come le famiglie, per far fronte ai rincari, siano state costrette a modificare le proprie abitudini, rinunciando a mettere in tavola alcuni beni specifici. Tra i prodotti per i quali nel 2022 si è registrato il più forte calo dei consumi figurano carni fresche, uova e salumi, prosciutto crudo, arance, patate surgelate, melanzane, lattuga, pesce fresco, olio d’oliva e di semi, e alcolici come vino e birra.

“Per affrontare il fenomeno inflazionistico, anticipandolo e limitandolo, e per riportare l’inflazione al tasso programmato del 5,9%, è necessaria un’azione trasversale che coinvolga il territorio – afferma il presidente Furio Truzzi – Per tale scopo proporremo oggi al Ministro Adolfo Urso di creare in accordo con Mister Prezzi degli osservatori locali che contribuiscano ad individuare i settori ad alta tensione inflattiva, capaci di analizzare le storture nella filiera del prezzo ‘dal campo alla tavola’ e la distribuzione del rischio, ed individuare il paniere ritenuto di prima necessità in quel momento sul quale adottare interventi concertati per il suo contenimento, ad esempio attraverso una scontistica limitata ad un determinato periodo di tempo, concordata con le associazioni della categoria di riferimento”.