Prosegue l’ondata di rincari nel settore dei carburanti, con le nuove rilevazioni Mite diffuse poco fa che fissano a 1.778 euro al litro il prezzo medio della benzina (+20,4% rispetto al 2021), e il gasolio che raggiunge quota 1.647 euro/litro (+22,3% sul 2021).
Una crescita senza sosta che, secondo Assoutenti, rischia di aggravare i bilanci delle famiglie già provate dal caro-bollette, e di determinare effetti negativi sui prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti.
“Siamo in presenza di una vera e propria emergenza, perché gli incrementi dei listini dei carburanti hanno effetti negativi sull’intero sistema economico – spiega il presidente Furio Truzzi – Oltre ad aggravare la spesa degli italiani per i rifornimenti, il caro-benzina determina maggiori costi in capo a industrie e imprese, causa aumenti dei prezzi al dettaglio e ha ripercussioni sull’inflazione. Famiglie e attività produttive sono così schiacciate sia dal caro-bollette, sia dall’escalation dei prezzi di benzina e gasolio, ed è necessario un intervento del Governo perché, senza misure per contenere la crescita dei prezzi, il potere d’acquisto dei cittadini subirà un duro contraccolpo e le conseguenze si faranno sentire direttamente sui consumi”.