Buy and share: c’è il trucco! Stop alle vendite piramidali online

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I meccanismi di “buy and share” che negli ultimi tempi hanno spopolato su internet illudendo i consumatori di poter fare acquisti a prezzi stracciati sono finiti nel mirino dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, che ha disposto la sospensione delle attività di vendita con questo sistema da parte delle società Zuami S.r.l.s. (sito: zuami.it.), Gladiatori Roma s.r.l.s. (sito: listapro.it.), SHOP BUY S.r.l.s. (sito shopbuy.it) e IBALO S.r.l.s  (sito: ibalo.it).

Da tempo le associazioni dei consumatori avevano messo in guardia da questo tipo di vendite: dietro alla possibilità di acquistare smartphone, accessori e oggetti di varia tipologia -anche appena usciti sul mercato- a un prezzo molto scontato, infatti, si celano meccanismi piramidali, che avvantaggiano i primi arrivati e di fatto lasciano gli ultimi a dover pagare il prezzo più alto.

Gli operatori interessati dai provvedimento dell’Autorità invitavano i consumatori ad acquistare i beni ad un prezzo particolarmente scontato e poi, per ottenere il bene prescelto, chiedevano ai primi aderenti all’offerta di impegnarsi affinché altri consumatori, almeno 2/3, effettuassero un analogo acquisto, aderendo ad una specifica lista.

Le indagini effettuate, con la collaborazione del Nucleo Antitrust della Guardia di Finanza, hanno evidenziato che gli operatori in questione utilizzano la prima fase di promozione per acquisire credito attraverso un rapido scorrimento delle liste e la conseguente consegna dei beni prenotati. Solo dopo che un numero rilevante di soggetti aderisce versando l’importo iniziale, lo scorrimento della lista rallenta progressivamente fino ad arrestarsi e, a questo punto, viene impedito ai consumatori di uscire dal sistema e di essere rimborsati di quanto originariamente versato.

Buy and share: cos’è?

Quelli che sembrano acquisti sono in realtà semplici prenotazioni: il meccanismo buy and share attrae un numero sempre crescente di aderenti e può funzionare solo in caso di una loro continua e rapida espansione, condizioni secondo l’AGCM del tutto aleatorie che ne evidenziano la natura gravemente scorretta, in grado di ingannare un numero crescente di consumatori e condizionare indebitamente coloro che vi hanno aderito.

Tali evidenze hanno giustificato l’intervento cautelare da parte dell’Autorità: ai quattro operatori è stato ordinato di sospendere ogni attività diretta all’utilizzo della modalità di vendita subordinata alla successiva adesione di altri consumatori, nonché alla vendita di prodotti presentati come disponibili ma che in realtà non risultano pronti per la consegna.