Assoutenti accoglie con favore le misure studiate dal Ministro Delrio per la detraibilità parziale degli abbonamenti al Tpl che sono contenute nelle bozze di Legge di Bilancio 2018 attualmente in circolazione.
Al tempo stesso, però, Assoutenti chiede al Ministro Delrio, al Governo e al Parlamento che queste misure siano fruibili dalla platea più estesa possibile dei lavoratori e degli studenti, non discriminando né chi non può contare su datori di lavoro che eroghino o rimborsino gli importi relativi agli abbonamenti per i mezzi di trasporto necessari a raggiungere il posto di lavoro (treni, metropolitane, bus, tram, battelli, etc.), né chi è costretto a spostamenti a medio-lungo raggio non potendo contare su una adeguata offerta di lavoro in zone limitrofe alla propria residenza.
Infatti il pur apprezzabile provvedimento che avvicina la legislazione italiana a quelli di altri paesi europei, con il blocco del massimale di spesa annuale a 250,00 euro rischia di penalizzare chi è costretto a spendere ben di più in un anno per raggiungere il posto di lavoro.
La detrazione del 19% su un massimale di 250,00 euro produce infatti un importo di appena 47,50 euro all’anno. Una cifra assolutamente poco significativa per chi spende in un anno importi anche superiori ai 2.000,00 euro (fra abbonamento ferroviario e abbonamento al tpl). Non parliamo di abbonati all’Alta Velocità (che comunque andrebbero tutelati anch’essi) bensì degli abbonati a treni regionali, sovraregionali e IC (treni sussidiati da contratti di servizio pubblici) con percorrenza superiore ai 100 chilometri.
Il bonus per il tpl è una misura di civiltà, rendiamolo fruibile e utile a tutti, attraverso l’innalzamento del massimale a 2.000,00 euro annui.