Rinegoziare il mutuo sulla prima casa per fermare il pignoramento immobiliare. A prevedere questa possibilità per molti dei casi che vedrebbero scattare la procedura esecutiva immobiliare mandando la casa all’asta, è il recente decreto fiscale (legge 19 dicembre 2019, n. 157 – art.41 bis). La norma disciplina, seppure «in via eccezionale, temporanea e non ripetibile» prevede una particolare forma di rinegoziazione del mutuo in favore del consumatore che non ha potuto pagare le rate ed è appunto soggetto al pignoramento immobiliare. Il debitore potrà chiedere l’assistenza del Fondo di garanzia prima casa.
Rinegoziare il mutuo per evitare il pignoramento immobiliare: chi potrà farlo
Come riassunto da QuiFinanza e La Legge Uguale per Tutti, la norma si applica solo a debitori identificati come persone fisiche, (esclusi dunque artigiani, partite IVA o professionisti) che abbiano contratto il mutuo per acquistare la prima casa in cui effettivamente risiedono. Il debitore deve avere rimborsato almeno il 10% dell’importo pattuito e la procedura di pignoramento deve essere scattata tra il 1° gennaio 2010 e il 30 giugno 2019.
Come fare per bloccare il pignoramento immobiliare
La richiesta di rinegoziazione va presentata entro il 31 dicembre 2021 per un importo non superiore ai 250.000 euro. Il debitore dovrà offrire non meno del 75% del prezzo di base dell’asta o del valore del bene ancora non all’asta, come determinato da una consulenza tecnica d’ufficio. ll rimborso dell’importo rinegoziato o finanziato dovrà avvenire al massimo in 30 anni.
Per saperne di più:
QuiFinanza
La Legge Uguale per Tutti
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