Biglietteria Trenitalia o agenzia di viaggi?

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L’Antitrust sanziona la società Grandi biglietterie per pratica scorretta

       L’8 aprile 2010 l’Antitrust ha esaminato la segnalazione di un utente che aveva acquistato un biglietto ferroviario all’interno della stazione di Napoli centrale, scoprendo che era stata applicata una maggiorazione del 5%. L’utente lamentava l’impossibilità di distinguere lo sportello dell’agenzia Grandi biglietterie da quello di un comune punto vendita di Trenitalia.

L’Agcm ha dato ragione all’utente, sottolineando come le scritte poste sopra lo sportello “Biglietteria treni……Trenitalia” (con il logo del gruppo Ferrovie dello Stato) potevano facilmente indurre in errore un cittadino che volesse acquistare un biglietto all’interno della stazione senza alcuna maggiorazione. 
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato sottolinea che la società Grandi biglietterie ha sicuramente il diritto di applicare i propri diritti di agenzia, sulla base dell’accordo stipulato con Trenitalia nel 2009. Allo stesso tempo, però, Grandi biglietterie avrebbe dovuto evitare qualsiasi confusione nella clientela evidenziando in maniera adeguata la propria natura di agenzia, soprattutto nel primo periodo di applicazione della maggiorazione 1. L’Autority non ha ritenuto sufficiente a questo proposito il foglio di avvertenze posto sul vetro dello sportello né la scritta posta accanto allo sportello (ma con caratteri più piccoli) “agenzie 365.
L’Agcm ha applicato una sanzione di 45.000 euro, ridotta a 35.000 per le perdite di bilancio registrate dalla società  2.
 
26 aprile 2010




1 Il codice del consumo prescrive infatti che l’operatore debba dare informazioni corrette sia sul prezzo applicato sia sulla propria identità (art. 21, comma 1, lettere d) e f).
2 Vedi il procedimento PS523 del 2010 – provvedimento 20991, pubblicato sul Bollettino dell’Agcm n. 14/2010.