COMUNICATO STAMPA
Economia
8 marzo 2022
Benzina sfonda i 2 euro al litro anche in self, Assoutenti: da record carburanti stangata da +558 euro annui a famiglia sul gasolio, +525 euro per la verde
Un pieno costa 23 euro in più rispetto al 2021. Si va verso blocco delle attività produttive e prezzi al dettaglio alle stelle. Governo deve subito sterilizzare Iva e ridurre accise su carburanti
I nuovi record raggiunti dai listini dei carburanti, con la benzina che in modalità self ha sfondato la soglia dei 2 euro al litro e viene venduta oggi in Italia ad un prezzo medio di 2,004 euro al litro (1,901 euro il gasolio) determinano una stangata solo sui rifornimenti pari a
+525 euro annui a famiglia in caso di auto a benzina,
+558 euro in caso di auto diesel. Lo denuncia Assoutenti, commentando le rilevazioni odierne di Quotidiano Energia sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise.
“Il conflitto scoppiato in Ucraina ha portato ad una velocissima impennata dei listini dei carburanti alla pompa, che già a partire dallo scorso novembre hanno registrato rialzi senza sosta – spiega il Presidente Furio Truzzi – Rispetto ai prezzi medi in modalità self dello stesso periodo del 2021, oggi un litro di benzina costa in media il 28% in più, mentre per il gasolio si spende addirittura il 32,4% in più.
Questo significa che per un pieno di verde occorre mettere in conto una maggiore spesa da +21,9 euro, mentre un pieno di gasolio è rincarato di 23,2 euro.
Su base annua la maggiore spesa a famiglia solo per i rifornimenti raggiunge +525 euro in caso di auto a benzina, +558 euro in caso di auto diesel”.
“Con i listini dei carburanti a questi livelli da un lato si va verso il blocco di numerose attività produttive impossibilitate a sostenere costi di benzina e gasolio così elevati, dall’altro ci sarà una ulteriore impennata dei prezzi al dettaglio per una moltitudine di prodotti di largo consumo – avverte Truzzi – Per tale motivo il Governo non può più tergiversare e deve intervenire con urgenza per sterilizzare l’Iva sui carburanti e ridurre il peso delle accise, in modo da calmierare i listini alla pompa ed evitare una catastrofe economica”.