Più di un terzo dell’acqua immessa nella rete viene sprecata a causa delle reti colabrodo. Se ne spreca quasi un miliardo di metri cubi all’anno e di 2,5 milioni di metri cubi al giorno.
Rendere le reti efficienti è il primo passo per combattere la siccità, il malfunzionamento delle reti infatti sta aggravando l’emergenza siccità in atto.
Il problema della siccità, inoltre, si ripresenterà con maggiore frequenza negli anni a venire: per questo serve investire sulla rete idrica in maniera intelligente.
Assistiamo a stagioni sempre meno “tradizionali” dal punto di vista metereologico: periodi di siccità estrema e caldo afoso si alternano a giornate di pioggia torrenziale che non generano scorte idriche ma causano frane e allagamenti.
L’emergenza siccità che si registra nel nostro paese rischia di mettere in ginocchio non solo il settore agricolo, ma anche i consumatori determinando effetti diretti sui prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti.
In tutte le regioni d’Italia si stanno moltiplicando gli allarmi circa i danni per le produzioni agricole determinati dalla carenza di acqua, indispensabile per irrigare i campi e alimentare gli animali.
Le rese produttive agricole lungo la Penisola hanno subito drastiche riduzioni, e in alcuni casi i raccolti si sono addirittura dimezzati con cali fino al 50%.
Una situazione che sta portando conseguenze inevitabili sui prezzi al dettaglio e sulle tasche dei consumatori.
Una situazione che deve portare Governo e istituzioni a correre al più presto ai ripari, anche intervenendo nei confronti delle società che gestiscono gli acquedotti e che sono responsabili della rete idrica “colabrodo” del nostro paese e dei mancati interventi di risoluzione delle criticità che aggravano la carenza di acqua in Italia e danneggiano imprese e consumatori.